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Pino Lucchesi: Lettera aperta al Ministro Matteoli sulle miniere

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 23 febbraio 2004

Caro Ministro, avrai certamente avuto notizia dell’interesse e della mobilitazione che si è determinata per il decreto che riguarda il passaggio nella disponibilità del CONI del Compendio Minerario dell’Isola d’Elba. Purtroppo i chiarimenti finora forniti a tutto sono serviti salvo che a dissipare dubbi e perplessità e rimane sullo sfondo la concreta possibilità che–attraverso una serie di passaggi successivi- si passi a forme di alienazione incontrollata e pericolosa. Nella materia tu hai responsabilità specifiche per la conoscenza che hai del territorio, per le tue attuali responsabilità ministeriali, per le attribuzioni che ti sono attribuite dalla legge di indicazione del Presidente dell’Ente Parco dell’Isola d’Elba, il cui pertinente interesse alla vicenda non vale la pena di sottolineare. In molti si aspettano una iniziativa, ora finalmente sollecitata anche dal Presidente della nostra Regione, del Ministro per l’ambiente ed il territorio per salvaguardare i contenuti dell’intesa sottoscritta nel gennaio del 2000 per la riqualificazione ed il recupero del comparto minerario elbano, intesa rispetto alla quale le recenti decisioni del Ministro Tremonti appaiono in stridente contrasto, malgrado le tranquillizzanti e soporifere parole del Presidente del CONI. Credo di capire, per quello che conosco io l’ambiente locale (abbastanza,credo) che all’Elba si sia fatto il pieno, senza distinzioni politiche e di Partito, di decisioni che passano sopra la testa dei soggetti interessati che non vengono nemmeno consultati quando si tratta del futuro di una parte così significativa della propria storia. Oso pensare che anche le imbarazzate o limitate reazioni del locale centro-destra siano dovute più ad una forma di rispetto nei confronti del Governo centrale che ad una preordinata disponibilità ad accettare scelte non condivise. C’è poi naturalmente l’aspetto che più riguarda la tua funzione di tutela dell’ambiente: parliamo di aree che, per la loro stessa natura, sono rimaste fuori dai circuiti speculativi che così pesantemente hanno compromesso l’Isola, ma si tratta anche di aree che, se opportunamente riqualificate e riordinate, possono dare un contributo importante (anche in termini di fruibilità) ad un turismo rispettoso ed amante della natura che, per fortuna, trova anche nel nostro Paese sempre più fruitori ed estimatori. Non vi è allora chi non veda che l’unico percorso da seguire sia quello di posizionare in qualche modo il Comparto nella sfera decisionale dell’Ente Parco, stabilendo fin dall’inizio vincoli e condizioni operative.E’ la cosa più semplice da fare e la più razionale e ragionevole! La palla è sostanzialmente nelle tue mani. Spero che vorrai corrispondere positivamente ad una attesa che non è solo mia. Con i più cordiali saluti.


barbetti matteoli parco

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