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Lucia Fasola: Caro Sindaco, rilegga quel che ha detto sulle Miniere in Consiglio

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 20 febbraio 2004

Signor Sindaco, nel preliminare della seduta di Consiglio Comunale di Rio Marina del 14 febbraio 2004 ero intervenuta con una serie di considerazioni e di quesiti relativi alla cessione delle aree del compendio minerario alla Coni Servizi s.p.a., esprimendo, a nome di tutto il gruppo di minoranza, da una parte la forte preoccupazione di fronte alle notizie che arrivavano dagli organi di informazione e dall’altra la ferma volontà di lavorare affinché questo scempio venisse evitato, chiedendo alla Amministrazione di esprimere una posizione unanime contro l’operazione prospettata dal Governo. Il capogruppo di maggioranza, Enzo Martorella, si dichiarava concorde sulla linea da me espressa e dichiarava la disponibilità a collaborare. Poi prendeva la parola Lei: un intervento a largo raggio, che sottolineava però la linea già espressa nei giorni precedenti e da me contestata: “si tratta di una operazione di facciata…”. Ecco le sue testuali parole: “ A seguito della crisi delle scommesse, lo sport ha accumulato una situazione deficitaria; è stata immaginata la costituzione, ne ha discusso anche il Parlamento, di una Società per Azioni, che però lo Stato si impegnava a patrimonializzare. Voi sapete che una società, per esistere, deve avere un capitale sociale; un capitale sociale o è liquido o è patrimoniale. In questo caso, dovendo patrimonializzare il Coni, sono stati individuati dei beni non alienabili, non con lo scopo di conferire un qualchecosa monetizzabile, ma allo scopo di dare al Coni una base patrimoniale. Io non ho visto il decreto, però mi risulta che sono stati individuati come patrimonializzazione, quindi una operazione di tipo contabile, beni che hanno queste caratteristiche di inalienabilità, cioè il Foro Italico (non è che uno può vendere il Foro Italico…) e tra questi beni anche queste aree. Perché sono state scelte le aree minerarie e non terreni di altro tipo? Perché, mentre altri beni sono trasformabili in moneta, questi beni non sono trasformabili in moneta; e questo era il senso che avrebbero dato… se avesse dovuto fare cassetta il Coni sarebbero stati dati altri beni. Sono stati dati beni scelti ad hoc, che sono beni che non si intendono alienabili. Quindi… c’è stato trasferimento, c’è stata una patrimonializzazione del Coni attraverso beni considerati inalienabili… … Parlo da Sindaco e da parlamentare: mi sento di tranquillizzare sotto il profilo degli effetti di questo decreto. La preoccupazione che viene avanzata dalla consigliera Fasola e da tutti gli altri che sono intervenuti, professori universitari e altri, mi pare… la comprendo, ma non la definirei condivisibile.” Alla fine del Suo intervento, le annunciavo che, poiché la Sua interpretazione continuava a discostarsi dalle notizie che si leggevano sugli organi di informazione, avremmo chiesto un Consiglio Comunale straordinario per discutere il decreto appena questo fosse stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Oggi abbiamo il testo del decreto: cito un pezzo della premessa: “… Ravvisata l’opportunità di individuare tra gli immobili da conferire in proprietà alla CONI Servizi S.p.A. quelli facenti parte del complesso del Foro Italico, in Roma, non aventi requisiti storico artistici e quindi SUSCETTIBILI DI ALIENAZIONE… nonché gli ulteriori immobili indicati con nota dell’Agenzia del Demanio…”


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