I Consiglieri di minoranza scrivono al Presidente della Comunità Montana Luca Simoni per richiedere la convocazione di una assemblea per discutere il problema della svendita delle miniere di Rio al Coni In questi giorni è apparsa sulla stampa la notizia della decisione del Governo di alienare gran parte del demanio minerario alla CONI Servizi spa, una Società recentemente creata dal Ministro dell’Economia e delle Finanze con il compito principale di finanziare il CONI e ripianarne i debiti pregressi. Non abbiamo ancora riscontrato una presa di posizione della S.V e della Giunta della Comunità montana sulla incredibile operazione finanziaria inventata dal Ministro Tremonti. I sottoscritti ritengono che, di fronte a questa “svendita” del patrimonio minerario che potrebbe costituire, per il suo grande valore ambientale, culturale e scientifico e se opportunamente salvaguardato e valorizzato, forte motivo di attrazione di un turismo qualificato su tutto l’arco dell’anno, tutte le Istituzioni locali e tutta la società civile debbano reagire con fermezza, promuovendo, con spirito e volontà unitari, ogni utile iniziativa istituzionale e politica. I sottoscritti Consiglieri richiedono, pertanto, alla S.V. una convocazione urgente della Assemblea della Comunità montana, possibilmente preceduta da una riunione dei Capi gruppo allo scopo di concordare preventivamente un ordine del giorno e le ulteriori iniziative da intraprendere nell’immediato. Antonimi Fabrizio, Briano Milena, D’Amato Giuseppe, Fratini Giovanni, Logi Luigi, Mazzei Maria Grazia, Pinotti Gianfranco, Schezzini Catalina, Segnino Sauro
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