Assemblea Soci Coop a Porto Azzurro
Scritto da : Elena MaestriniPubblicato in data : venerdì, 20 febbraio 2004
Utili e vendite in crescita, netto aumento dei soci e dei dipendenti. Le cifre del Bilancio Preventivo 2004 fotografano la buona salute di Coop Toscana Lazio. Da mercoledì 11 febbraio, il Bilancio sarà presentato alle 39 assemblee soci. Dopo Portoferraio, è la volta dei soci a Porto Azzurro l’appuntamento è previsto per lunedì 23 febbraio (ore 15.30 presso la sala consiliare). Sarà presente Giuseppe Lallai, responsabile marketing Coop Toscana Lazio. Sono più di 550.000 i soci della cooperativa, ma alla fine dell’anno superanno le 650.000 unità, i 46 supermercati attuali diventeranno 72, gli iper da 6 a 7, mentre i dipendenti cresceranno ancora (da 5122 a quasi 6000, già nel 2003 la cooperativa ha creato 1000 nuovi posti di lavoro). Sono i numeri che registrano il 2004 di Coop Toscana Lazio (una delle nove grandi cooperative di consumo) assieme a Coop Tevere con cui è in corso il processo di fusione che terminerà nell’anno: un 2004 in perenne movimento che mostra comunque un andamento in positivo. I dati del Bilancio preventivo, che saranno sottoposti all’attenzione dei soci durante le assemblee a partire da mercoledì 11 febbraio, confermano lo stato di buona salute. Aperture e ristrutturazioni che continueranno nel 2004; previsto un nuovo ipercoop in Campania e quattro complete ristrutturazioni di supermercati in Toscana (due delle piccole strutture di vendita a Livorno; via Mastacchi e via Toscana, Tonfano in Versilia e Porto Azzurro all’isola d’Elba). Il 2004 vedrà, come detto, il concretizzarsi della fusione con Coop Tevere che comporterà da un lato l’estensione del raggio d’influenza della cooperativa ad una quarta regione (Umbria) e porterà all’attivazione di un nuovo canale di vendita comprendente le medie strutture. Tra gli impegni dell’anno che verrà anche l’attivazione di un complesso programma di responsabilità sociale attivato con la collaborazione di Cittadinanzattiva; programma al quale stanno lavorando tre commissioni interne formate da dipendenti su tre aree di intervento prioritarie (la sicurezza alimentare, la formazione dei nuovi assunti, il collaudo civico delle nuove strutture di vendita).
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