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Considerazioni sul turismo elbano ed altro

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 19 febbraio 2004

Il Turismo nazionale rappresenta oltre il 7 per cento del Prodotto interno lordo. Il Turismo elbano rappresenta, a mio parere, la globalità del Pil, dato che, una volta tolta l’ottima Locman e gli impiegati delle amministrazioni, quello che rimane è solo del turismo o dal turismo nascente. Le previsioni sono per noi pessime. La costa Toscana aumenta le presenze sensibilmente, noi le caliamo. La costa non conosce gli “ostacoli” dei traghetti. Sulla costa ci si arriva, molto comodamente con treni, pullman, autovetture. Non è solo il costo del traghetto a creare un problema, ma anche le modalità d’uso. Sembra di ricevere una grazia divina quando si portano i nostri sudati euro alle biglietterie in una delle quali si riceve un bel “così è si vi pare” mentre nell’altra pure. Il tutto senza entrare nei particolari del costo della prenotazione che sono considerevoli e folli anche e solo in rapporto al costo primario. Per non parlare delle beffe che l'ospite riceve se non utilizza il biglietto nel giorno previsto. Per non parlare della pubblicità fuorviante che fa imbestialire l’Ospite, quando si rende conto dell'incredibilità della stessa. E notizia di ieri: L’Assessore al Turismo della Repubblica di San Marino offre a tutti gli organizzatori di viaggi 200 euro per chi raggiunge il Monte Titano e la repubblica stessa, con Bus con oltre 40 passeggeri. Pensate che San Marino dista da Rimini 23 chilometri (non 2.300!!) per far fare i quali l’Assessore della Repubblica offre 200 euro a fondo perduto. Non dimenticate che la R.S.M. produce milioni di visitatori, ma non si siede certo sugli allori e ne cerca di sempre nuovi e con tutti i mezzi, che il turismo nasce e muore e si rinnova ogni giorno. Il paragone corre subito alla nostra Camera di Commercio di Livorno (in questo caso si fa proprio solo per dire che mai Camera di Commercio è stata più lontana ed indifferente ai problemi elbani come quella che ci è capitata in sorte maligna) Si vede che la nostra Camera di Commercio crede proprio che il turismo elbano sia un prodotto maturo ed autosufficiente e che quindi non vada sostenuto. E del resto la media degli Ospiti si fa a livello provinciale e quindi, che vengano all'Elba o a San Vincenzo per la Camera da Letto (nel senso che si dorme molto e profondamente) va sempre bene. Alla luce di questi fatti, uniti al disprezzo che il problema aeroporto raccoglie, al disinteresse dei troppi sindaci occupati a parlarsi addosso senza mai tenere l’occhio su turismo e sui problemi ostativi al medesimo, al Presidente dell’Autorità Portuale che consente alla Moby Lines un comportamento irrispettoso che giunge fino a consentire ed accettare supinamente il loro rifiuto a predisporre un cartello indicatore che faccia luce sugli orari e sui costi delle loro corse, se a tutto questo si aggiunge che tutti i Paesi europei hanno l’Iva al 5 per cento e noi al 10 (dimenticando per ora la fascia del nord africa che l'IVA non sa neppure cosa sia) alla luce di questi fatti io credo che la lettera inviata ieri dall’Amico Mauro Antonini alle Autorità, debba essere rivista e rigenerata con un calore e colore per ora assenti. Che sia giunta l'ora di proclamare noi uno sciopero di protesta? Quale altra strada ci resta dopo averle percorse tutte, inutilmente, a volte in ginocchio, a volte a piedi, a volte a cavallo?


linguella torre passanante p f

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