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Aldo Cosentino nuovo commissario del Parco

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 10 febbraio 2004

Alle 15.30 di Martedì 10 febbraio l'agenzia Ansa ha pubblicato una nota che annunciava che il mionistro Matteoli aveva confertito l'incarico di Commissario del PNAT al direttore generale del ministero dell'Ambiente, Aldo Cosentino. Un incarico a tempo di 30-60 giorni il tempo massimo prefissato per raggiungere un accordo con la Regione sul nominativo del nuovo presidente del PNAT scaduto infruttuosamente il quale Matteoli si appresterebbe alla nomina di un commissario esterno al ministero (con ogni probabilità un Barbetti-bis), troncando la querelle della gestione del Parco dell'Arcipelago Toscano dopo la sentenza della Corte Costituzionale che aveva annullato il provvedimento precedente di nomina del Commissario Barbetti. "La Corte Costituzionale - aveva dichiarato Matteoli al termine dell'audizione in Commissione Ambiente della Camera - ha detto che io posso nominare il commissario ma che dovevo continuare a cercare l'intesa con la Regione. Quindi non avendo io continuato a cercare l'intesa, annullava la nomina di Commissario dando indicazioni su come procedere. La scorsa settimana ho invitato il presidente della Giunta regionale Martini a un colloquio. Colloquio che ha dato esito negativo. Siccome il parco non può restare senza nessuno, nominerò commissario il direttore generale del ministero, Cosentino, per un periodo di 30-60 giorni. Se, scaduto questo tempo l'intesa non viene raggiunta, io nominerò il commissario esterno al ministero. Primario - precisava Matteoli - resta il ministero. La firma ce la mette il ministro, non è di concerto, la competenza esclusiva è del ministro. Se non c'è l'intesa - chiudeva Matteoli - neanche dopo questo periodo che ho indicato, allora ci vado io alla Corte, a chiedere cosa devo fare visto che l'intesa non c'è». Sembrerebbe quindi che siamo di nuovo alla politica del muro contro muro tra Regione e Ministero, ed è probabile che il clima torni a surriscaldarsi non tanto per il provvedimento di Matteoli, cioè la nomina doverosa di un commissario a tempo, teoricamente "neutro", quanto le dichiarazioni che lo hanno accompagnato. E poco dopo siamo noi di Elbareport a leggere all’Assessore Regionale all’Ambiente Tommaso Franci le pepate dichiarazioni rilasciate dal Ministro Altero Matteoli, ma risultava piuttosto quieto il commento a caldo del responsabile delle politiche ambientali della Toscana: “Capisco le esigenze di Matteoli, all’indomani del pronunciamento della Corte Costituzionale che gli ha dato torto, di rivendicare quali sono le sue competenze e prerogative. Intanto – proseguiva l’Assessore Franci – si è proceduto alla nomina del Commissario e mi pare improprio parlare di quello che potrebbe accadere al termine del mandato di Cosentino nel caso che in questo lasso di tempo non si trovi un accordo tra Regione e Ministro che deve essere invece ricercato. Quello che ha dichiarato il Ministro potrebbe sembrare quasi l’esplicitazione di una tesi precostituita, o il mascherare, direi piuttosto maldestramente, una volontà di non raggiungimento dell’accordo tra istituzioni. Il nostro auspicio – concludeva Franci – è invece quello che si continui a discutere per la individuazione di un Presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano che risulti persona in cui tanto il Ministro Matteoli che la Regione Toscana ripongano fiducia”. La prudenza di Franci sta quindi a significare che da parte della Regione Toscana, almeno in questa fase, si vuole gettare acqua sul fuoco e tentare di abbassare un livello di una conflittualità che non giova all’immagine delle due istituzioni, impegnate ormai da mesi in un estenuante braccio di ferro. Più polemico il commento il deputato dell'Ulivo del collegio Elba-Val di Cornia Fabio Mussi che giungono un paio d'ore dopo le esternazioni di Altero Matteoli. "La legge dello Stato, e poi la sentenza della Corte Costituzionale, parlano chiaro - dichiarava il VicePresidente della Camera - Per dirla in parole povere: il Ministro dell'Ambiente egli è obbligato a fare una nomina, per la Presidenza del Parco dell’Arcipelago Toscano, su cui ci sia un accordo con la Regione. Nomi adeguati si trovano. Non è obbligatorio chiamarsi Barbetti". Continua insomma la guerra infinita del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, della quale non sapremmo quando collocare la fine, se non si firmerà a breve un armistizio, avvicinandosi le scadenze elettorali e con esse riscaldandosi sempre più il confronto politico.


tommaso franci

tommaso franci

matteoli parco uscita

matteoli parco uscita

parco cosentino

parco cosentino

mussi

mussi

mussi

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