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A Sciambere: Questioni di sesso

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 05 febbraio 2004

Componendo questo numero di Elbareport e notando il tutto sommato contenuto nude-look di Mita Medici abbiamo riflettuto su un fatto, e cioè che di tutto potranno accusarci fuorchè di aver usato le nudità femminee per attirare l’attenzione dei lettori. Salvo obnubilamenti della memoria da stanchezza e qualche sempre possibile “canagliata” del grande Attilio che oggi è di riposo, per cui siamo completamente devignettizzati, quella della Medici è infatti la prima mezza puppa che spunta su questo giornale che pure non è nemmeno così serioso. E casualmente la figura della signora Medici (che non è più una fanciullina ma mantiene una invidiabile leggiadria) impatta su un numero di Elbareport singolarmente pieno di immagini tutte maschili di protagonisti della politica a diversi livelli. Ora qualcuno qui penserà che approfitteremo del fatto per paragonare il bel sorriso di Leopoldo a quello della signora, per continuare con l’accostamento della medicea capigliatura al crine di D’Angelis, finendo col paragonare lo stacco di coscia di Fabio Mussi con le gambe della Medici, o ancora per riflettere sul punto che Roberto e Mita Medici hanno poco in comune oltre il cognome e la nazionalità. E invece no, la nostra è una riflessione semiseria ed è la seguente: possibile che anche su un giornale aperto come il nostro, femminile per esecuzione al 5O%, si vedano le immagini di così tanti uomini e così poche donne? Possibile che una per farsi notare debba lasciare intravedere una puppa? Conosciamo Lorenzo Marchetti da oltre 30 anni ma non lo abbiamo mai visto con una camicia di chiffon! Ora qualche giorno fa avemmo la pessima idea di fare il nome di una signora dicendo che non l'avremmo vista male (al pari di altri) come sindaco. La cosa venne accolta entusiasticamente, a partire dall'interessata che ci telefonò il mattino successivo a presta ora, facendoci una partaccia e accusandoci di aver voluto solo "far casino" vogando contro qualche altra candidatura, e radicandoci nella convinzione che viviamo in un ben strano paese, dove c'è gente che s'incazza perchè dici in buona fede che secondo te non dovrebbe fare il sindaco, e altri che s'incazzano perchè dici, in buona fede, che dovrebbero farlo. Ma perchè tutto questo scombicchierato ragionamento su Mita Medici e zone limitrofe? Perchè sentiamo tutte le forze politiche, anche le più ragnatelose, bearsi della parola "rinnovamento" farne indigestione preoccupandosi pure che la rappresentanza femminile sia adeguata, correggendo questa anomalia della scarsità femminile per decreto con una bella percentuale stabilita di elette (naturalmente alle cariche di secondo piano ma la coscienza è salva). Ma nessuno di quelli che contano (quando poi ci spiegano perchè contano smetteremo di trattarli come se non contassero un cazzo) ha mai messo in dubbio che per la carica prioncipale l'uomo da cercare sia un uomo e non una donna. E se rovesciassimo (metaforicamente) il Tavor del centrosinistra prendendo per buono quello che ne è uscito e cominciassimo a cercare la donna che fa al caso nostro tanto a destra che a sinistra? Crediamo forse che una rotaryana scelta col sistema del sorteggio avrebbe amministrato peggio di Ageno? E poi visto comunque che i DS ritengono che uno dei criteri fondamentali per l'elezione a sindaco sia l'abitare tra la strada di Capo Bianco e quella dei Cimiteri e che Giovanni Fratini non è il caso (ma poi perchè? a questo punto! almeno con lui sappiamo dove si casca) perchè non candidiamo Carla? E la margherita con quel nome così floreal-femmineo può mettere in campo solo papaveri e girasoli? E quelli della nuova sinistra nulla? Anche se a sinistra è nata la lotta di emancipazione? Via ragazzi, uno sforzo di fantasia, è inutile che continuate a dire che le donne devono fare un passo avanti.. mollate l'osso, girate il culo, fate tre passi indietro voi, e il problema è risolto.


Bimba e bimbo cartoni

Bimba e bimbo cartoni