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Continua la polemica riese

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 05 febbraio 2004

Per prima cosa mi voglio scusare pubblicamente per aver infranto la promessa di non rispondere più alle provocazioni. A questo proposito, però, ci tengo a precisare che questo mio intervento non deriva tanto dal fatto che sia rimasto ferito od offeso dalle affermazioni dell’ ex DS Fabrizio Vai, (espulso dal partito dopo aver pubblicamente dichiarato di dissociarsi dalla maggioranza di cui faceva parte) quanto piuttosto da una certa perplessità che si è impadronita di me sin dalla lettura delle prime righe del suo comunicato. Poco sicuro di aver ben compreso il significato di alcuni termini da lui usati, vista la mia “ignoranza fuori dal tempo”, sono andato a consultare uno dei vocabolari della lingua italiana, che si trovano casualmente in casa mia, per sapere di preciso il significato dei termini cultura, educazione e ignoranza. Dopodiché alla iniziale perplessità si è sostituita una profonda indignazione che, credetemi, non ha niente di personale. Io so perfettamente chi sono e come sono. Il mio carattere è sanguigno e il mio linguaggio è piuttosto schietto; quanto a tatto riconosco di non averne molto, ma tutto questo deriva dal fatto che sono una persona schietta che ha sulla bocca quello che ha nel cuore e che lo dice, magari brutalmente, anche a costo di essere criticato e mal giudicato. Quello che veramente mi ha indignato è l’affermazione con cui ha esordito il mio ex compagno nel suo articolo e cioè che, cito testualmente, “ far politica, seguire avvenimenti, rilasciare dichiarazioni, non sia facile non avendo la cultura … necessaria per esprimersi pubblicamente”. Non pensavo che nel 2004 fosse ancora fonte di discriminazione il fatto di avere o meno un titolo di studio di livello superiore. Questo vuol dire che chi come me ha una semplice licenza di scuola media inferiore non ha il diritto di esprimere le proprie opinioni, nè tantomeno ricoprire una qualsiasi carica in ambito politico. Cari compagni e compagne, amici, voi che come me non avete studiato e quindi, essendo privi di cultura, siete incapaci di comprendere e seguire i complessi avvenimenti politici; voi che come me siete incapaci di ragionare su questi avvenimenti tanto complicati, smettete di esprimere le vostre opinioni al riguardo e soprattutto smettete di lottare per ciò in cui credete o rischierete di superare ogni limite di decenza. Per quanto mi riguarda io sono cosciente di non avere la cultura di quanti hanno compiuto studi umanistici completi e approfonditi, ma il sapere acquisito tra i banchi di scuola, da solo, non è sufficiente ad assicurare la cultura necessaria ad esprimersi pubblicamente in politica. Anche l’ esperienza e la conoscenza approfondita di ciò che succede intorno a noi sono importanti ,perché tanti fatti della storia e della politica del passato sono stati riletti in maniera diversa in periodi a noi più vicini ,perché la nostra stessa maturità è diversa da quella di un ragazzino o di un giovane di vent’anni e forse molti ignoranti come me, in età più matura possono pensare di aver fatto una scelta sbagliata a non terminare gli studi e, consci dei propri limiti cerchino di autoformarsi a partire da quelli che sono stati e sono i propri interessi. Tuttavia forse non tutti coloro che sono in possesso di un titolo di studio hanno una cultura politica, semplicemente perché non sono interessati ad essa. Per quanto riguarda la “persona che va a giocare tutti i giorni con il computer per fare il solitario a carte” (a proposito, da quando, ex compagno Vai, hai poteri paranormali che ti permettono di sapere che cosa fa una persona che si trova in un altro luogo? O devo forse pensare che ti piace spiare la gente?) ci tengo a far presente che è una persona che si è resa disponibile a tenere sempre aperta la sezione e personalmente non mi disturberebbe affatto se nei tempi morti, che inevitabilmente ci saranno durante la sua permanenza lì, giocasse al solitario con il computer. Il resto della lettera sono solo chiacchiere piene di astio e risentimento che ”le centinaia di persone presenti” che tu citi e tutte quelle che non erano presenti, ma che ti conoscono e che mi conoscono, sapranno valutare e giudicare. In ogni caso io, da uomo “specchio di un’ignoranza fuori dal tempo” quale sono, ho saputo fornire cifre ed ho riportato fatti molto dettagliati, tu invece stai continuando a parlare di cose fatte o non fatte o fatte male con estrema vaghezza e, lasciatelo dire, con grande superficialità. Superficialità non degna di una persona di cotanta cultura ed educazione quale tu sei. O forse la storia dell’attuale amministrazione comunale è un fantadiabolico triller di cui scopriremo il finale, che solo tu conosci…quando?


Quadro Rio Elba 2

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