In margine al comunicato dal tono perentorio che in risposta al documento di Rinascita riese la segreteria ds di Rio Elba ha diffuso domenica scorsa, confermando Catalina Schezzini, quale candidata del centrosinistra, solo poche considerazioni: La prima riguarda la composizione di quel centrosinistra. Siamo certi che Rifondazione, Comunisti italiani, Verdi siano della partita, in presenza di così evidenti contrasti nell’elettorato? Non dice proprio niente il fatto che l’elettorato ds è più che spaccato e che analoga spaccatura si ritrova nella margherita? In secondo luogo, il ritenere che imbrigliando Coluccia, col rifiuto delle primarie, si decapiti il movimento e si riducano così a mere velleità, destinate alla estinzione, quelle potenzialità che il movimento stesso possiede è calcolo del tutto sbagliato. E’ bene che si sappia che il movimento, all’occorrenza, è in grado di esprimere anche altri candidati e soprattutto è in grado di dar vita a una lista propria, affidabile nella sua composizione e aperta alle istanze più avvertite della cittadinanza. Il movimento Rinascita riese si era proposto per riunire e ricomporre una dissidenza. Non si è capito. Ciecamente si è preferita la via della rottura, una rottura anacronistica con lo spirito dei tempi, quando a sinistra, sia pure di malavoglia, si cerca ovunque di stabilire uno stretto contatto con gli elettori che si organizzano in forma autonoma. Non ci resta allora che prenderne atto, perplessi di fronte alla manifestazione di una così ostentata sicurezza, che non convince, e che tradisce manifestamente un non ragionevole stato di irritazione di fronte al nuovo che avanza, anche in un piccolo paese come Rio Elba, dove accanto alla viva percezione dei valori tradizionali si fanno strada anche altri modi di sentire e di organizzare la vita associata.
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