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Portoferraio: Per i ds parla la dirigenza riformista

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 28 gennaio 2004

Quella dei Democratici di Sinistra elbani è stata una conferenza stampa a metà strada tra la voglia di comunicare ciò che è stato fatto finora, ma finora rimasto all’interno delle fredde mura del partito, il composto giubilo per la deposizione di Barbetti, e una presentazione di un biglietto da visita che porta le cifre DS senza nessuna sbavatura d’inchiostro a destra o a manca. Già la stessa convocazione della conferenza stampa aveva sorpreso i rappresentanti del correntone che avevano chiesto prima un confronto interno, non ritenuto evidentemente necessario dai dirigenti i quali si sono sentiti in grado di esprimere in blocco la posizione del partito, sia per quanto riguarda i risultati ottenuti sia per i programmi futuri. Il rappresentante regionale Andrea Manciulli il coordinatore di Piombino e dell’Elba Rocco Garufo, il segretario di Zona Alessandro Mazzei ed il segretario della sezione di Portoferraio Angelo Zini hanno fatto quadrato intorno ad un partito che hanno rappresentato unito e vitale, con ampi margini di apertura all’esterno, facendo riferimento al tavolo delle trattative in corso all’interno del centrosinistra portoferraiese. Nessuna allusione ai malumori interni espressi negli ultimi tempi, se non bollando chi contesta nei DS da sinistra come portatore di una “concezione ormai vecchia” quella che usufruisce di categorie che riguardano il congresso passato invece di rivolgersi in direzione del nuovo congresso che si sta preparando, una elegante maniera per giustificare il "transito" da sinistra a destra del segretario elbano. Da questo assunto di base forti sono stati gli appelli all’unità rivolti all’esterno “una seconda lista a sinistra sarebbe una jattura” ha sottolineato il consigliere regionale Manciulli - “in una campagna elettorale dove Berlusconi spenderà una cifra spropositata e dove ha già acquistato tutti gli spazi pubblicitari dei grandi tabelloni”. Sul fronte delle cose fatte Alessandro Mazzei ha ricordato l’impegno diessino per far emergere le potenzialità del territorio, l'apporto per la costituzione della legge sui piccoli comuni, l'impegno per la costituzione dello sportello unico per le imprese, l’attenzione prestata alle opportunità dei finanziamenti Interegg., e all’iniziativa di Arco Latino, lo sforzo affinché Regione Provincia e Comuni sedessero ad un unico tavolo per accordare il delicato tasto dell’urbanistica, tutte iniziative comunque che vedevano la forza politica a stimolo di un lavoro che poi sarebbe stato compiuto in sede istituzionale. I DS sostengono di avere elaborato in maniera molto positiva il pronunciamento della Consulta sulla illegittimità della nomina di Ruggero Barbetti al Parco, e pur rassegnandosi al Direttivo destrorso hanno espresso grandi speranze per le potenzialità della Comunità del Parco. Per quanto riguarda le candidature è stata espressa la linea di riconfermare i sindaci uscenti là dove essi abbiano compiuto un buon lavoro, ma anche di aprirsi al confronto con quei soggetti che sempre nell’ambito della coalizione avanzano proposte diverse (quindi per la dirigenza non esiste proprio il caso Logi sollevato dai turbolenti diessini marcianesi?). I DS vogliono accreditare l'immagine di un partito che si pone come cerniera per il dialogo tra le istituzioni e la cosiddetta “società civile” che chiede maggiore partecipazione, una cerniera però che finora appare tirata su a metà, dove anche in conferenza stampa si è cercato di trattenere il più possibile il fiato per appiattire il ventre e riuscire a superare tutte le resistenze delle due sponde della sinistra che la cerniera dovrebbe unire. La visione che i dirigenti della Quercia hanno voluto far passare, in contrapposizione evidente con le critiche formulate dalla opposizione interna, è stata insomma quella di un partito in discreta salute ed operatività. L'unico accenno autocritico da parte di chi teneva la conferenza è stato espresso con il riconoscimento di una scarsa capacità di comunicare, che non è comunque poco poiché tra le funzioni principali delle forze politiche c'è proprio quella di comunicare sia con con il corpo degli iscritti, che con la cittadinanza.


fortezze panorama portoferraio da padiglione

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