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DS di Capraia: vogliamo un Parco che funzioni davvero

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 27 gennaio 2004

Anni fa, molti si erano già accorti che il continuo sviluppo dell’economia turistica di tipo monosettoriale, incentrato solo sulla fruizione balneare, su territori ad alto valore ambientale, come per le Isole dell’Arcipelago Toscano, stava generando il depauperamento delle risorse naturali, motivo per cui si rese necessario applicare su di essi, uno speciale regime di tutela e di gestione, quale è un Parco Nazionale di seconda generazione. Questo fu il motivo di allora, ma alla luce dell’alluvione che ha colpito l’Isola d’Elba e delle recenti bufere giudiziare che hanno coinvolto molti comuni Elbani in intrecci tra politica e abusi sul territorio, risulta ancora oggi molto attuale. I Democratici di Sinistra allora, e più che mai ora, credono nella sua Istituzione. Il Parco non è un mezzo per esaudire desideri di interessi individuali, proteggendo così le pressioni continue di edificazioni selvagge che hanno stravolto aree di grante interesse ambientale e paesaggistiche, ma può riqualificare il territorio e l’offerta turisica attraverso la promozione di importanti progetti di sviluppo sostenibile e di qualità. Se nella passata gestione siamo stati troppo fiduciosi e poco propositivi, appiattendoci del tutto sull’operato dell’Ente di gestione, senza capire che raggiungere il traguardo della sua nascita non era che l’inizio della nostra sfida, oggi il nostro impegno è cambiato (sbagliare è umano perseverare è diabolico) anche se tutto è più difficile. La situazione in cui versava il Consiglio Direttivo dell’Ente dopo la gestione Tanelli era già chiara, ma mai ci ha fatto pensare a raggirare la legge e lasciare il Parco Nazionale per 1 anno e mezzo senza Presidente e i suoi naturali organismi, privando tutti i cittadini della possibilità di essere rappresentati da chi era stato democraticamente eletto. Ieri ci siamo battuti per il ripristino della legalità, oggi ci batteremo per l’approvazione di un Piano e Regolamento del Parco efficace a orientare e sostenere finalità e obiettivi dei bisogni dell’uomo più in armonia con l’ambiente dei vari territori che si trovano dentro e fuori nelle aree a tutela, perché la sua mancata adozione è il motivo per cui l’Ente non è riuscito ha far capire ai cittadini che questo è possibile, senza peggiorare la loro qualità economica di vita, anzi. Lo faremo anche se la situazione non è favorevole. Un Commissariamento è di per sè un evento straordinario, quindi non è finito improvvisamente, anzi è strano che sia durato così a lungo. E’ il suo prolungamento che ha fatto sì che nascesse l’esigenza di assumere dei collaboratori tecnici precari, ci dispiace, ma siamo sicuri che i lavori che queste persone hanno svolto, parleranno da soli. Sperare in un altro Commissario per portare avanti un lavoro” individuale”, è una strategia che non ci rappresenta e irrispettoso nei confronti dei bisogni della collettività. Ci rendiamo conto che tutto questo ha bisogno dell’approvazione e il sostegno degli Enti Locali e siccome la scelta di far nascere il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano è stata una scelta politica e strategica, non potrà un nostro futuro candidato non essere l’espressione di questa volontà. I Democratici di Sinistra devono farsi garanti dei propri candidati a Sindaco e Provincia a non far avere nei loro programmi alcun tipo d’incompatibilità progettuale con le finalità del Parco e con il concetto dello sviluppo sostenibile, anzi porsi l’obiettivo di creare quelle condizioni per una sempre più efficace e leale collaborazione istituzionale, progettuale con l’Ente Parco, atta a realizzare quel cambiamento comportamentale nei cittadini che prelude al miglioramento della qualità della vita e non al suo peggioramento. Voglio ringraziare il Presidente della nostra Regione Martini per la sua fiducia nelle regole e nelle Istituzioni, e anche se non possiamo essere contenti del tutto, perché siamo minoranza, sappiamo che il migliore antidoto è quello di metterli alla prova, e poi chissà che queste tornate elettorali non riescano già a cambiare qualcosa.


capraia mappa

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