Era una domenica d'autunno come tante altre, lo scorso 24 novembre. Eliana Eboli, una ragazza come tante, si trovava a passeggiare nel parcheggio antistante la Capitaneria di Porto di Portoferraio, quando all'improvviso ha scorto sull'asfalto un gabbiano gravemente ferito ad un'ala. Il volatile poteva soltanto camminare, ma la sua capacità di librarsi in volo era fortemente compromessa dalla lesione che si era procurato, presumibilmente, dopo essersi agganciato ad un amo che gli aveva lacerato e strappato parte dell'arto. Eliana, senza perdere tempo, ha chiesto l'aiuto del personale in servizio alla Capitaneria di Porto per soccorrere lo sfortunato gabbiano e nel volgere di pochi minuti, dopo un consulto telefonico coordinato dalla Guardia Forestale di Firenze, l'uccello è stato preso e sottoposto alle cure del Corpo Forestale di Marciana Marina. Pochi giorni fa, dopo un mese di convalescenza e di amorevoli attenzioni da parte del personale della Guardia Forestale dell'Isola d'Elba, il gabbiano è stato liberato, non senza un pizzico di commozione e di orgoglio per avere salvato la vita ad un animale, simbolo di mistero e libertà. Eliana Eboli desidera ringraziare pubblicamente, tramite il nostro quotidiano, tutti coloro che si sono adoperati per soccorrere il gabbiano, in particolare il Corpo Forestale e la Capitaneria di Porto dell'Isola d'Elba, con una speciale menzione per il Sottocapo Ivan Danesi e per il Marinaio Antonio Caputo, senza i quali non sarebbe stato possibile effettuare il recupero del volatile. Consentite a noi un sentito ringraziamento alla stessa Eliana, perché un piccolo gesto come quello di non voltarsi di fronte a un essere vivente in pericolo è un segno, ormai raro ed “in estinzione”, di profonda sensibilità ed altruismo.
gabbiano primo piano