In piazza Pietro Gori, l’anarchico che guarda il Comune dalla sua lapide sopra la Posta di Portoferraio, con l’espressione un po’ corrusca che pare pensare: “Proprio davanti a questi tamburi mi dovevano mettere…”, dicevamo in quella angusta piazza quasi cortile esterno dell’elegante palazzo della Biscotteria, negli ultimi giorni si è verificato uno strano insistito movimento di truppe militari. Abbiamo visto infatti alternarsi sulle scalette del Comune Carabinieri e Finanzieri in atteggiamento decisamente troppo collidente con la faccia standard che assume chi funge da semplice latore di calendari e altri gadget augurali. Gli esperti ed i politologi ferajesi hanno formulato le più diverse ipotesi: un nostro caro amico che tiene valorosamente cattedra di Passatella e Trussù nella Libera Università del Castagnacciaio (e per questo potrebbe anche candidarsi a “consulare” il Comune per appena due volte il nostro stipendio, senza ovviamente fare il benchè minimo cazzo) sostiene che gli amministratori avrebbero richiesto delle consulenze militari in previsione di un possibile assalto da parte di una coalizione di eversori costituita dai protervi giovani quarantenni no-global, dagli arrabbiati Ragazzi del Canile e dalle ferocissime vecchie gattaie. Potrebbe essere. Intanto abbiamo scoperto un’altra astuzia difensiva, i nostri valorosi maggiorenti hanno anche travestito da Babbo Natale un pompiere per averlo, travisato ma disponibile, nel caso che il palazzo assaltato sia preda delle fiamme, anche se invero qualcuno (il solito maligno) sostiene che la presenza di un vigile del fuoco è pertinentemente dettata dal fatto che nell’area sono stati in parecchi ad avvertire che bruciava loro il terreno sotto i piedi, ovverosia la seggiola sotto il culo. Noi non raccogliamo volgari insinuazioni e ci limitiamo a chiederci: “Giovedì Carabinieri, Venerdì Finanzieri, Sabato e Domenica festa, Lunedì arriva la Forestale o vengono i Parà?”