Torna indietro

WWF: Il Parco, la Regione ed i poteri dello Stato

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 23 gennaio 2004

Occorreva scomodare la Corte costituzionale per annullare la nomina del sindaco di Capoliveri Barbetti a Commissario del PNAT? Per noi del WWF no. La legge era chiara. ""Il presidente è nominato con decreto del Ministro dell'ambiente, d'intesa con i presidenti delle regioni o delle province autonome nel cui territorio ricada in tutto o in parte il parco nazionale"". Così sta scritto nel Terzo comma, art 9 della legge 394 del 1991. Ma tant'è, le vie della politica sono quello che sono, e così qualcuno nel Governo nazionale -toscano per giunta- ha voluto che il 2002 ed il 2003 passassero per il PNAT all'insegna del provvisorio e dell'unilateralità delle proposte, anche quando erano proposte apprezzabili, come quelle che porteranno all'istituzione di diverse aree marine protette nell'arcipelago. Dove eravamo rimasti? A quello che dicevamo nel marzo del 2002, quando andò in scadenza il primo consiglio direttivo, quello di Tanelli: ""Diverse le questioni che l'attuale gestione non ha potuto portare a termine: dalla necessaria tutela e recupero di habitat particolari, sottoposti a notevoli pressioni di natura edilizia e speculativa -e si diceva di Lacona e Mola-, alla definizione di progetti già iniziati sotto questa gestione, ma il cui iter è sospeso -e si diceva di agricoltura biologica a Pianosa da parte di una comunità dei monaci. A ciò si aggiungono altre questioni che la prossima Presidenza del Parco dovrà affrontare insieme alla Comunità del Parco, come il delicato problema del contenimento dei cinghiali -oltremodo aggravatosi nel biennio con la progressiva depauperazione della ricchezza botanica dell'Elba-, una maggior tutela delle aree marine, sia dalla pesca condotta con sistemi distruttivi sia dal rischio di inquinamento da idrocarburi; la necessaria definizione delle aree contigue e del loro regime, la creazione di posizioni organiche specialistiche (ad esempio, manca un veterinario del Parco); la ripresa dei lavori per la sentieristica e delle attività di informazione sul parco. L'approvazione del Piano del parco, che ormai rischia di invecchiare dentro i computer. "". Così, anche dopo che la Corte costituzionale ha dedicato una seduta ai toscani dell'arcipelago (trenta e poco più mila abitanti, quando di solito la Corte decide per fatti di 57 milioni di italiani), il WWF continua a ritenere questione decisamente secondaria che sia un elbano o meno a guidare l'Ente Parco. Riteniamo invece indispensabile che il Presidente, per il ruolo di impulso che deve dare alla gestione dell'Ente Parco, debba possedere -assieme al Direttore- le necessarie competenze tecniche scientifiche e manageriali per una corretta analisi e valutazione di complesse problematiche ambientali. Le necessità delle popolazioni sono infatti già perfettamente espresse dalla Comunità del Parco, in cui siedono i Sindaci. L'Area protetta nell'arcipelago non deve assolutamente subire ridimensionamenti di sorta, ma se mai deve essere estesa - con diversi gradi di vincoli e tutela in ragione della presenza antropica- all'intero territorio insulare. Questa proposta di aree contigue è quello che ci sentiamo di recepire dal biennio Barbetti, che terminerà a giorni con la pubblicazione della sentenza costituzionale. Il presidente della Toscana Martini è stato quasi magnanimo -finora- nelle dichiarazioni alla stampa e perciò il WWF invita tutti a percorrere celermente le procedure di consultazione che dovrebbero condurre alla scelta di un Presidente e di un Consiglio Direttivo del Parco: dell'impasse che si è venuto inutilmente a creare, non può che farne le spese il delicato ambiente delle isole dell'arcipelago. Siamo pienamente convinti che esistano persone, a destra come a sinistra, perfettamente in grado di condurre un soddisfacente sviluppo delle nostre isole senza uscire dai binari della legge 394/91 istitutiva dei parchi nazionali. Occorrerà uscire dalla fase in cui ogni speranza di cambiamento è rappresentata dalle sentenze. Oggi della Corte Costituzionale, domani del TAR di Firenze o del Consiglio di Stato, con l'urbanistica sempre più maltrattata da leggi nazionali e condoni infami, e un minimo di salvaguardia del territorio affidata alle sentenze del tribunale di Livorno o -peggio- di quello di Genova, che allora vorrebbe dire che non solo all'Elba -dove ci siamo fino al collo- ma anche a Livorno esiste una evidente questione morale. Una nota positiva viene infine dalla recente approvazione della riforma del Corpo forestale dello Stato. Con questa legge -fra le tante cose che il WWF ha apprezzato- la gestione delle riserve interne ai parchi nazionali -vecchio motivo di scontro fra i ministeri dell'Agricoltura e dell'Ambiente- passerà agli enti parco. In altre parole -finalmente- il prossimo presidente del PNAT potrà gestire anche Montecristo. E scusate se è poco.


marina di campo panorama gentini 4

marina di campo panorama gentini 4