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A Sciambere: elogi e critiche

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 21 gennaio 2004

Orbene una persona intelligente, non solo dovrebbe far tesoro delle critiche, ma stare anche molto attento a chi gli fa i complimenti. Per quanto attiene al per fortuna sempre più quasi ex sindaco di Portoferraio, sul secondo fronte dovrebbe tenere gli orecchi ben ritti: recentemente le sue lodi le hanno cantate oltre che il bardo di corte, come da contratto, il Senatore che è in corsa per il premio Cimabue (faccio una cosa e ne sbaglio due) e una poetessa della quale non ricordiamo il nome ma le immagini vivide magnificatorio ageniali sì. Torniamo invece a noi sul primo dei suggerimenti, il tesaurizzare le analisi negative del nostro comportamento. Oggi siamo venuti a conoscenza che in una rovente discussione sviluppatasi al tavolo delle trattative siamo stati tirati in ballo. Non sappiamo a che proposito ci hanno citato ma sappiamo che uno dei maggiorenti del popolo del centrosinistra ci ha definito: "Inaffidabili" Abbiamo iniziato a torturarci per capire a che cosa poteva rivolgersi quella valutazione. Abbiamo iniziato con i soldi e abbiamo deciso che non poteva essere, qualche conto cabrielet (scoperto) in banca ce lo abbiamo, ma abbiamo sempre pagato, passando dagli effetti agli affetti siamo giunti al ventiseiesimo anno di matrimonio, abbiamo gli stessi amici di venti trenta ed anche quaranta anni fa, non restava altro che la sfera lavorativa. Bene di questo giornale (immaginiamo che a questo si riferisse l'alto personaggio) si potrà pure dire che è stronzo ma non inaffidabile, non per la veridicità dei contenuti, che in genere è la prima critica che si fa ai giornali, ma che ad Elbareport è stata contestata un pochissimi casi, non per la puntualità, visto che stiamo per mettere in rete il n. 394 senza aver saltato una edizione in sedici mesi. Eravamo lì a pensare quando ci siamo ricordati che questo signore aveva in precedenza affermato (quasi a farsene vanto) che lui Elbareport non lo leggeva mai. Si poneva a questo punto un dilemma, visto che di solito per giudicare un giornale occorre leggerlo, o questo signore bara con se stesso leggendoci di soppiatto e millantando una non lettura, o dice il vero e allora ci ha giudicato senza leggerci. Una questione ardua, risolvibile forse solo da Mamma Ebe se non fosse in galera (dove dovrebbero mandare anche tutti gli altri maghi). Un rompicato, una cosa da togliere appetito e sonno, un tarlo che ci potrebbe perfino condurre a rivolgerci collettivamente a chi è rappresentato dal giudicante signore per porre loro la domanda: "Ma di meglio 'un ce n'avete eh?"