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A Sciambere destrosinistro

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 20 gennaio 2004

Non è che ultimamente il Senatore ne infili molte: sull’antenne del Cavo è andato a tocca’ il culo alle coderzole di Legambiente che l’hanno fatto novo, ha insistito e l’hanno rifatto novo, e il gioco non è ancora finito perché s’è beccato anco un’interrogazione parlamentare multipla come la seicento buonanima. Per rasserenare l’animi poi se n’è andato a Campo lasciando andare molte parole in libertà a favore di Ageno e contro Dini (a casa sua), facendo incazzare come iene quelli di Forza Italia. D’altra parte uno potrebbe dire che il fine giustifica i mezzi (e anche i quartucci talvolta) e quindi, poiché c’è un sindaco che si è dato con buona parte della giunta al randagismo politico, perché non offrire una nuova stanza confortevole nel Padiglione-Buttiglione della Casa delle Libertà? Certo, non è che sul mercato ci sia parecchio, ma la saggezza popolare dice che ai ciuchi donati non si deve guardare in bocca, e nonostante lo sfrenato attivismo del bimbo del Landi, che fonda comitati su comitati cittadini a raffica, riteniamo che tutto l’attuale UDC elbano, magari stivato, ma entrerebbe tutto in una stanza di 4 x 4 metri, e un sindaco di resulta anche con una maggioranza risicata e saltoquagliante e a fine mandato non si butta via, considerato anche il codazzo di consulenti e valletti che si porta in dote. Però c’è qualcosa che non torna ed è la geografia politica, teoricamente l’UDC dovrebbe rappresentare l’ala moderata del centrodestra, Ageno e compagni (con rispetto parlando) si sono comportati negli ultimi tempi come se stessero un pelo a sinistra sì, ma, come direbbe Luciano de Majo, “un pelo a sinistra di Goebbels”, tanto è che hanno subito una frattura ed una contestazione da sinistra da parte di Forza Italia (che ci pare il massimo). E’ una vicenda che ce ne ricorda un’altra accaduta sull’opposto fronte: la giubilazione in pectore di Marotti, che non è proponibile come sindaco perché “odiato” dal clan dei perdenti del DS che fanno capo a Fratini, che lo ha sempre giudicato “inaffidabile”, e Fratini di affidabilità se ne intende, ha un naso da vero segugio, come dimostra la parabola di Galletti da lui sponsorizzato in contrapposizione a Marotti (bel colpo!). Ma la principale colpa del nostro Nunzio, agli occhi dei maggiorenti diessini, è quella di non essere sufficientemente partitivistico, di guardare un po’ troppo ai dettami di quel pericoloso estremista di Giovanni Paolo II°, che ha in più occasioni osato addirittura prendersela col liberismo col mercato senza controlli che secondo genera miseria e la coltiva. Cioè per chi regge i destini dei DS l’esponente della Margherita (in soldoni) è troppo a sinistra, ma i DS non dovrebbero stare a sinistra della Margherita? Qualcosa (o parecchio) in quest’isola non torna. O la smettiamo di prenderci per il culo e qualcuno a un certo punto ferma la musica e ci sterza chi da una parte chi dall’altra o finiremo per non capirci più niente. Forse è questo che ci vuole, un maestro di quadriglia che prima ci metta alla prova ci faccia fare la renversée, lo scambio di dama, il passo del riformista, l’en arrière e la giravolta dell’opportunista, il saluto romano del fascista, e dopo aver valutato con occhio attento dal palco ridivide le squadre, te a destra, te a sinistra, te a destra, te vattene a sede’ che non capisci un cazzo, no niente eccezioni, i tonti non so' di destra o di sinistra, so' tonti .. te a sinistra …