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Coppetelli resta agli arresti domiciliari, proseguono anche le indagini "elbane"

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 15 gennaio 2004

Il tribunale del riesame di Genova ha respinto la richiesta di libertà per Uberto Coppetelli, il progettista grossetano raggiunto da una misura cautelare per corruzione nell’ambito dell’inchiesta sui presunti illeciti all’isola d’Elba condotta dalla Procura di Genova. Il professionista resta quindi agli arresti domiciliari. In questo filone d’inchiesta condotta dai PM genovesi Mario Molisani e Paola Calieni sono coinvolti anche il prefetto di Isernia Giuseppe Pesce (ex vice prefetto di Livorno) e gli imprenditori edili Fiorello Filippi e Franco Giusti. Pesce era stato arrestato il 2 dicembre scorso e trasferito agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Lucca dove si trova tuttora. Anche i due imprenditori sono ancora agli arresti domiciliari. Ricordiamo che gli episodi di corruzione contestati dalla procura di Genova risalgono all’anno 2000 quando Pesce era commissario prefettizio di Rio Marina e Coppetelli membro della commissione edilizia dello stesso Comune. La corruzione ipotizzata si riferisce alla vicenda del complesso residenziale ex Costa dei barbari a Cavo e si sarebbe configurata attraverso la promessa da parte dei due imprenditori di agevolazioni per l’acquiato di appartamenti in cambio di appalti. Questa parte di inchiesta è l’appendice di quella, sempre condotta dai pm genovesi, in cui sono indagati, per corruzione in atti giudiziari, anche il prefetto di Livorno Vincenzo Gallitto e il capo dei gip livornesi Germano Lamberti Ma intanto i magistrati genovesi proseguono le loro indagini "elbane" qualche giorno fa sono stati a lungo sentiti negli uffici liguri, come persone informate sei fatti, in relazione pare alla posizione di Pesce dei nostri concittadini.


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