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Piccoli comuni senza posta

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 13 gennaio 2004

Piccoli comuni: salvare gli uffici postali dalla chiusura 13/01/2004 13:24 - L'interrogazione parlamentare di Ermete Realacci ai ministri Gasparri e Tremonti: "come difendere la sopravvivenza del nostro patrimonio culturale e storico senza i servizi essenziali?" I piccoli comuni potrebbero ritrovarsi senza uffici postali. “Un danno enorme – denuncia Ermete Realacci, presidente onorario di Legambiente, che ha presentato oggi un’interrogazione parlamentare ai Ministri delle Comunicazioni e dell’Economia e delle Finanze - conseguenza di una politica dissennata che con la manovra finanziaria del 2004 ha previsto forti tagli dei trasferimenti statali ai 5868 piccoli comuni che, è bene non dimenticarlo, rappresentano il 72% dei comuni italiani”. La notizia sempre più concreta fa riferimento al progetto proposto dalla società Poste spa che punta proprio alla riorganizzazione per la presenza dei servizi postali in quei comuni dove si contano meno di 500 nuclei familiari. “L’immediata conseguenza di questa politica miope – continua Realacci - è la decurtazione degli investimenti dei piccoli comuni nei servizi sociali, sanitari, culturali e ambientali con gravi disagi per gli abitanti”. E infatti il progetto denominato “sportello External” dovrebbe prevedere, tra le altre cose, anche una razionalizzazione del personale impiegato negli uffici postali dei piccoli comuni, l’accorpamento degli uffici postali minori in un unico centro, la modifica degli orari di apertura e chiusura al pubblico e la operatività degli stessi. “Chiedo ai ministri Gasparri e Tremonti – conclude Ermete Realacci – se e come intendano far fronte a questo ennesimo attacco alla sopravvivenza stessa dei comuni sotto i 5000 abitanti, ben il 72% dei comuni italiani, reale peculiarità e garanzia del nostro sistema sociale e culturale, una certezza nella manutenzione del territorio e una opportunità di sviluppo economico”. Intanto, all'Elba giungono numerosissime segnalazioni di ritardi fortissimi nella consegna della posta: lettere spedite per Posta Prioritaria che ci mettono 12 giorni ad arrivare da Porto Azzurro a Marciana Marina, settimanali in abbonamento che arrivano anche una settimana dopo la loro uscita, mensili che vengono consegnati con un mese di ritardo. Gli stessi aguri natalizi di Legambiente, spediti da portoferraio il 15 dicembre, sono arrivati ad alcuni soci ed amici elbani dopo il 10 gennaio, e forse qualcuno non li ha ancora ricevuti! Sembra che tutto dipenda dal fatto che la posta locale viene spedita tutta in continente, dove si perde nei meandri di qualche grande centro di smistamento, per essere poi rinviata all'Elba, questo sta causando disagi di ogni tipo e diventa davvero difficile far affidamento, anche per la spedizione di documenti importanti, sulla puntualità delle Poste. Proprio un bel modo di assicurare un servizio rapido e una consegna in tempi certi e di non sprecare energie (ed energia) inutilmente. E pensare che ci avevano assicurato che la Posta Prioritaria ci sarebbe stata consegnata entro 24, massimo 48, ore.


casetta postale

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