La foto che correda l'articolo è stata scattata nella vecchia cava di calcare di Val di Piano, presso la località Magazzini, nel Comune di Portoferraio. Attesta, meglio di tante parole, l’uso incivile delle pasturazioni di interi branchi di cinghiali per ingrassarli, tenerli in luoghi ben controllabili e possibilmente lontani dal Parco e da altre squadre di cinghialai. Con questo sistema si tiene in salute, con cibo aggiuntivo rispetto a quello che i suini selvatici possono (e dovrebbero) trovare in natura, una popolazione di ungulati che sta creando danni e problemi da ormai troppi anni, permettendo una maggiore prolificità in animali che aumentano la loro fertilità proprio in presenza di abbondanza di cibo. Ma c’è anche un altro problema: il pane, evidentemente fornito in maniera massiccia e costante da qualche grosso negoziante, viene scaricato così com’è, con tanto di etichette ed ancora imballato nella plastica che, naturalmente si sparge nell’ambiente, ma anche lo stesso rilascio di cibo in così grande quantità (ma in altri luoghi durante l’estate si possono trovare addirittura copiosi avanzi di cibo provenienti da ristoranti!) è vietato dalle vigenti leggi sui rifiuti che prevedono per questo anche apposite sanzioni. Sappiamo che le pasturazioni sono tollerate e quasi incoraggiate dagli Enti che dovrebbero controllare lo svolgimento dell’attività venatoria, ma qui, ci pare, si tratta di altra e più grave attività, una vera e propria discarica incontrollata di cibo che è una vergogna ed una violazione di legge.
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