In altra occasione scrivemmo della nostra smodata (forse insana) passione per chi perdeva siamo sempre stati fin dalla più tenera infanzia per Paperino, gli indiani, la Fiorentina, il P.C.I., per quelli che vincevano ogni morte di Papa. Forse siamo stati perfino poco “Italiani” almeno a dar retta ad Ennio Flaiano (Assessore lasci perdere, torni alla Gazzetta dello Sport) che definiva il nostro popolo come “specializzato nel correre in soccorso di chi vince”. Il personaggio che più ci faceva pena (e quindi per cui parteggiavamo di più) era Enrico dei Brutos, un complesso canoro che i meno giovani ricorderanno, Enrico veniva preso sistematicamente “a pattoni in capo” dagli altri componenti del quintetto. C’è una giunta elbana (una a caso) che ci ricorda appunto Enrico perché collezziona pattoni da tutti, ci pensavamo scorrendo l’articolo di Daniele Parrini che pubblichiamo oggi in "Controcopertina", quando abbiamo notato che i commercianti di Via Cairoli, tanto per cambiare, erano incazzati con l’Amministrazione Comunale Portoferraiese. “Anco!” avrebbe commentato nostra nonna, che avrebbe potuto poi rafforzare il concetto di trovarsi al cospetto di un panorama immutato esclamando: “Torna!”. La cosa sta violando i canoni informativi: ormai il problema è trovare degli esseri viventi a Portoferraio e raziocinanti (tra i non parenti e affini della Giunta Brancaleone, dei Polipi dei Medici e dei Consulenti) uno che NON sia incazzato con l’Amministrazione Comunale. Se qualcuno per remotissima ipotesi ci dichiarasse: “Ageno è proprio un ganzo!” ci toccherebbe immediatamente spararci un titolone. Si sta andando in deriva colpevolista, c’è un arrembaggio continuo nei confronti di questa gotazzola amministrativa che solca le onde spinta a fatica da un motore asmatico e dalla cui ciminiera escono in continuo fumetti sui quali si legge “Chissà come cazzo faccio a restare ancora a galla!”. Finiranno per starci simpatici, per disperazione.