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Guardando alle elezioni prossime venture

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 09 gennaio 2004

Si avvicinano le elezioni e ci sono brutti segnali nell'aria. L'indebolimento delle forze politiche lascia spazio ai gruppi economici con interessi importanti da difendere. Questi gruppi non avendo come fine la soluzione dei problemi della gente (che essendo, in genere, formati da benestanti nemmeno conoscono), ritengono una perdita di tempo discutere e confrontarsi con le altre forze. Preferiscono concentrarsi sul modo più semplice, più efficace e anche più brutale, per prendere il potere Dispongono non solo di argomenti per fare pressione sui loro dipendenti, ma di mezzi economici, e di varia natura, talmente importanti da imporre qualsiasi cosa chiunque. E' bastato solo che un'importante dirigente di una società abbia comunicato il proprio desiderio di diventare sindaco di Portoferraio, che un grande partito di tradizione operaia l'ha addirittura scambiato per un ordine e lo ha nominato immediatamente suo candidato ufficiale, a riprova del percorso di rinnovamento di questo partito una volta alla testa delle masse operaie, adesso ai piedi dei nuovi padroni. I potentati economici hanno la necessità di aver uomini di loro fiducia dove si esercita il potere. Questa viene generalmente considerata, da costoro, una garanzia per i loro investimenti. E' un fenomeno pericoloso che limita fortemente la rappresentatività democratica degli eletti che si preoccuperanno solo di prendere ordini dai loro padroni. Si tratta di un fenomeno noto e che ha attecchito, diventando endemico, soprattutto nelle isole, dove ha avuto effetti devastanti nel tessuto sociale, sul territorio e nelle coscienze della gente. I sostanza lo scontro non avviene più tra forze politiche sui problemi di tutti ma fra forze economiche sugli interessi di pochi. Scomparsa l'azione politica, rimane un mercato di voti, dove i vari trafficanti si muovono tra le lobbies in competizione vendendosi al migliore offerente. Si tratta, in realtà, di una guerra per bande: chi rimane fuori, e a volte sotto gli zoccoli dei cavalli di questi mercenari, sono i poveri cittadini. C'è ancora qualche possibilità per coloro che non intendono far scorrazzare impunemente queste bande nel territorio. I cittadini dovrebbero organizzarsi come facevano i loro antenati contro i pirati. Bisogna tornare ai politici di esperienza e mettere una pietra sopra anche sull'illusione della genialità dei dilettanti, che abbiamo sperato portatori del nuovo. Le istituzioni si sono rivelate macchine troppo complicate e i dilettanti non sono dove mettersi le mani. Se lo fanno poi dire dai consulenti spendendo denaro pubblico per centinaia di milioni. Dovremmo, almeno, impedire che i palazzi comunali siano trasformati in terreno di giochi per onesti professionisti in pensione i cerca di conferme sociali. Si tratta di personaggi noti che godono di un vasto consenso tra la popolazione (come i medici di famiglia) che si lasciano convincere a trasformare in voti la fiducia dei loro pazienti. Ma che rischiano, anche a causa della loro inesperienza, di finire in mano a gruppo di potere. E per coloro che non si piegano ci saranno più guai che onori Ma dobbiamo soprattutto impedire ai capitani di ventura al soldo di signorotti locali, o d'importazione, di prendere il potere a Portoferraio. Si tratta di persone colte e preparate ma che non possono fare gli interessi della popolazione se sono espressi da un gruppo di potere che ha forti interessi da difendere sul territorio. E intanto gli schieramenti delle forze in campo sono già dislocati lungo la costa da S. Giovanni alla Casaccia. Asserragliati nei loro Baracconi. Baracconi storici che, con i loro tetti all'amianto, furono testimoni di altre operazioni politico - affaristiche del passato che portarono Portoferraio, si disse, verso la democrazia e giovani rampolli, in crisi di identità, ad un posto di lavoro di prestigio e ben pagato. E adesso sono pronti a dare battaglia. Intanto si muovono sicuri fra barche di lusso in secco, scarpe e ciabatte, pelati e salamelle a basso costo, pizzette e schiacce briache. E sono tutti schierati lungo la riva, scrutano con lo sguardo del pirata che pregusta il bottino, ma anche con la sicurezza di che si crede forte, le mura nobili e ignare di Cosmopoli.


portoferraio panorama + moby in darsena

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portoferraio dal volterraio panorama

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portoferraio panorama da s.giovanni barche

portoferraio panorama da s.giovanni barche