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Controcopertina: D'ogni erba un fascio, i diversi dissensi sulla Fini

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 09 gennaio 2004

E´stata una conferenza non proprio usuale, sia per la forma che per il contenuto, quella tenutasi giovedì 8 gennaio alla sala della Provincia. L´ incontro dibattito organizzato dal gruppo consiliare Verdi della Provincia di Livorno e Verdi Arcipelago Toscano aveva come tematica principale la messa in discussione della proposta del governo d´introdurre una nuova legge antidroga (la famosa legge Fini) che prevede un sostanziale abbassamento della soglia della quantita´ massima ammessa ed una radicale revisione delle sanzioni amministrative da infliggere ai consumatori di droghe leggere. Quest´ultimo termine, con la nuova legge, non esistera´ piu´: non vi sara´ piu´alcuna distinzione tra droghe pesanti e droghe leggere, chi viene trovato con uno spinello in mano rischia di essere messo nella stessa cella del trafficante di eroina e di beccarsi almeno una di queste sanzioni: ritiro della patente di guida, del porto d'armi o, per gli extracomunitari, del permesso di soggiorno turistico; oppure fermo amministrativo del ciclomotore, per un periodo che va da un mese a un anno. Le dosi massime consentite dalla nuova legge sono: fino a 500 milligrammi di principi attivi di cocaina, 200 milligrammi di eroina, 0,05 mg di acido lisergico (LSD), 200 mg di metadone, 200 mg di morfina e oppio, 250 mg di principio attivo della cannabis. Per chi viene trovato in possesso di dosi superiori e´ prevista la reclusione da 6 a 20 anni. Va sottolineato che, specialmente nel caso della cannabis, si parla di ´´principi attivi´´ e non di quantita´ totale; sta a dire che tutti i consumatori che purtroppo non hanno un laboratorio chimico per rilevare la quantita´ di THC contenuta in uno spinello in casa, non sapranno mai effettivamente se sono in regola o no. A tal riguardo durante la conferenza e´ spuntata fuori un ironica, ma molto azzeccata, affermazione di una persona tra il pubblico: ´´Con la nuova legge, il ragazzo qualunque che va dallo spacciatore a comprare del fumo di scarsa qualita´ (perche´povero di principio attivo), puo´ ritenersi fortunato perche´ non rischia l´arresto, puo´ essere contento di aver preso una fregatura´´. La legge Fini e´ nettamente in controtendenza a livello europeo e probabilmente anche a livello mondiale, come sostiene Carlo Rizzoli dei Verdi: ´´Molti paesi stanno spostando i loro impegni dal penale al sociale, adottando una politica di depenalizzazione delle droghe leggere (in Gran Bretagna la Canapa e´stata tolta dalle tabelle dei stupefacenti, declassificandola come tale), ma Fini vuole adottare la politica del pugno duro. E´ una legge PERICOLOSA che riportera´ sulla strada dell´illegalita´milioni di consumatori di canapa indiana´´. Anche Paolo Cento, deputato parlamentare dei Verdi, nonche´ notorio ´´disobbediente´´ e´intervenuto telefonicamente alla conferenza: ´´Lo scopo vero e proprio e´ quello di usare la legge come spot elettorale per guadagnare qualche voto in piu´ e per giocarla durante la campagna elettorale europea di quest´anno, ma anche il centro sinistra, in cinque anni di governo, ha perso un'occasione nella mancata liberalizzazione delle droghe leggere´´. ´´Questa legge ha caratteristiche ideologiche e non pratiche, tutte le leggi del governo servono a creare disordine, siamo governati da una massa di adolescenti!(...) Fini e´un noto consumatore di droga pesante: si presenta in televisione fumando sigarette´´ aggiunge un po´drasticamente il Dr. Santoro, primario di psichiatria dell’Ospedale elbano. Anche i successivi interventi delle persone presenti hanno enunciato questa presa di posizione critica e riflessiva, con dichiarazioni da parte dell´ esponente dell´associazione di recupero di tossicodipendenti´´Exodus´´ Pecchioli, il consigliere comunale di Portoferraio Peria, (?)Gasparini e l´insegnante di lettere dell´ I.T.C.G. Cerboni Piscitello. La conferenza, che ha visto un notevole afflusso di persone, ha sottolineato la volonta´ di molte persone di porre resistenza a delle normative considerate ingiuste, non in linea con i principi della liberta´ individuale e non rappresentativi del popolo italiano. Qui si parla infatti di un conflitto tra una maggioranza del parlamento ed una maggioranza del popolo, cioe´ la maggioranza degli italiani che sono a favore di una depenalizzazione della canapa e dei suoi derivati e di una lotta alla droga basata sull´ informazione e sull´assistenza sociale, invece che sulla repressione. La droga e´ un elemento integrante della natura umana, fa parte della nostra vita molto piu´di quanto vorremmo ammettere e, se vogliamo essere coerenti, bisogna ammettere che anche il caffe´, le sigarette, l´alcool, il cibo (specialmente il´´Fast Food´´) e la televisione sono delle droghe, da questo punto di vista solo San Francesco non era un drogato... Se poi mettiamo a confronto queste droghe con la canapa ci troviamo di fronte ad imbarazzanti incongruenze: il tabacco e l´alcool causano migliaia di morti all´anno e vengono venduti del tutto legalmente, mentre la Marijuana, che provoca statisticamente meno morti di un elettrodomestico, e´ tuttora illegale. Un fatto ancor piu´sconcertante se si tiene conto delle svariate possibilita´ d´impiego della pianta, che si presta come antiasmatico, antidepressivo, analgesico, antinfiammatorio, da utilizzare nel trattamento di carcinomi, dell´Alzheimer e del morbo di Parkinson. Gia´ nella prima documentazione scritta (redatta in Cina nel 2737 a.c.) viene elogiata per le sua qualita´curative nei casi di gotta, reumatismi, malaria, stipsi e debolezza mentale. Gli indiani d´america, per risolvere conflitti con i loro avversari, si riunivano per fumare la ´´pipa della pace´´...cosa pensavate che fosse? Fin dalla preistoria l´uomo ha usato la droga a scopi cerimoniali, in un ambito rituale, per la crescita dello spirito. Si puo´ riscontrare una certa analogia comportamentale tra una tribu´ primitiva dell´Africa e un gruppo di ragazzi che vanno in discoteca: Nella tribu´si balla intorno ad un fuoco, con uno sfondo di percussioni e si assumono ´´piante magiche´´; oggi al posto del fuoco c e´ la luce dello strobo, i tamburi hanno lasciato spazio ai bassi della musica Techno le piante magiche si chiamano Ecstasy, Cocaina&Co. La grande differenza sta nel fatto che i giovani in discoteca non hanno lo´´sciamano´´ che li accompagna nell´esperienza della droga, non sanno cos´e´ la droga e non ne conoscono le conseguenze, sono malinformati e piu´ propensi a provare cose proibite proprio perche´ sono proibite. Noi occidentali ci riteniamo superiori a certe popolazioni, ma di fatto non siamo in grado di gestire il nostro rapporto con la droga come invece fanno loro, semplicemente perche´ci manca l´educazione alla droga, d´altra parte e´ improbabile che impareremo un granche´ attraverso il divieto di una cosa che fa parte di noi da sempre.


bosco perone

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Cielo rosa beneforti panorama

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mare e sole panorama

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