“Alla luce dell’attuale dibattito sul futuro delle numerose botteghe storiche della Toscana è necessario avviare quanto prima in Consiglio Regionale la discussione della nostra proposta di legge per il riconoscimento, il sostegno e la promozione di quest’ultime al fine di tutelarne realmente la presenza sul territorio. Questa proposta è sicuramente perfettibile ma costituisce un buon punto di partenza su cui lavorare”. Questo il primo commento del Vicepresidente del Consiglio Regionale, Leopoldo Provenzali, promotore della proposta di legge di Forza Italia che intende in primo luogo definire ed individuare le botteghe storiche della Toscana. La Regione Toscana dovrà formare un elenco, considerando botteghe storiche quelle attività commerciali al dettaglio che presentano almeno due di queste tre caratteristiche: devono essere operanti nello stesso settore merceologico e negli stessi locali da prima del 1920; devono conservare le stesse peculiarità architettoniche e di arredo originarie; devono essere gestite nell’ambito della stessa famiglia da prima del 1920. I Comuni, sempre secondo la proposta di legge di Forza Italia, dovranno stabilire particolari agevolazioni per le botteghe storiche comprese in elenco per quanto attiene l’ICI, la tassa sull’occupazione del suolo pubblico, i passi carrai, gli oneri di urbanizzazione per interventi di manutenzione straordinaria e di restauro. “Tale problematica – spiega Provenzali - non riguarda solo una singola bottega o una singola città bensì tutti i centri storici della Toscana che rischiano di scomparire definitivamente. Ci sono piccoli paesi, anche all’Isola d’Elba che hanno salvaguardato scrupolosamente i loro centri storici ed il loro territorio e sono divenuti così poli di richiamo elitario. Riferendoci a queste realtà ed alle loro prospettive, si notano sussistere in Toscana alcune attività commerciali avviate in tempi lontani che mantengono tuttora i caratteri originari. Queste particolari attività commerciali, che possiamo definire botteghe storiche, hanno una valenza culturale non disgiunta dai caratteri precipui della Toscana ed in questo contesto possono costituire un ulteriore richiamo turistico.
Foto Storica P.Cavour dal negozio Boni