Il 3 dicembre 2003 LEGAMBIENTE Arcipelago Toscano segnalò il degrado della zona umida di Schiopparello, nel Comune di Portoferraio: plastica, baracche semidistrutte, suppellettili e rifiuti vari, macchie oleose e contenitori di sostanze pericolose sulla superficie dell’acqua, ferraglia, ecc. La prima istituzione a rispondere all’appello del Cigno Verde isolano è stata la Regione Toscana, in particolare l’Assessorato all’Ambiente che ha inviato a tutti gli altri Enti interessati la seguente lettera: "A seguito della segnalazione da parte di LEGAMBIENTE Arcipelago Toscano circa lo stato di degrado dell’area delle Prade-Schiopparello, sita nel Comune di Portoferraio, si richiede agli enti e agli uffici di indirizzo di predisporre una verifica in loco per accertare la reale entità del degrado che si è creato. Si tratta infatti del Sito d’Importanza Regionale B08 Zone umide del Golfo di Mola e di Schiopparello (1T516010), incluso peraltro all’interno di un’oasi di protezione (LR 3/94) istituita dal Piano Faunistico Venatorio 2000-2005 della Provincia di Livorno “. . ..al fine di conservare gli ultimi ambienti palustri rimasti sull’isola d’Elba di indubbio valore naturale”. In attesa di ricevere un Vs. riscontro in merito ad eventuali azioni intraprese o da intraprendere ai fini del ripristino dell’area, si ringrazia per la collaborazione e si inviano distinti saluti." “La Regione – dice Anselmi, Presidente di LEGAMBIENTE Arcipelago Toscano – ha risposto con celerità, allegando alla lettera anche le foto scattate dai nostri soci che documentano il degrado dell’Area Umida delle Prade/Schiopparello. Ora ci aspettiamo che la sollecitazione regionale venga accolta anche dal Comune di Portoferraio e dalla Provincia e che siano rimossi i rifiuti, le ferraglie e i manufatti fatiscenti”.
spiaggia schiopparello degrado