"Al dottor Ageno, figura che si staglia pura e incorruttibile in un mondo ormai corrotto, una sola esortazione dantesca: "Non ti curar di lor ma guarda e passa!" Con questa originalissima chiusa, in perfetto mix stilistico tra l'epitaffio funereo e la settimana enigmistica, termina lo scritto di una poetessa locale che il Tirreno ci ha proposto in tutta la sua lirica magnificenza, e che annovera altri orgasmici passaggi: "Quando accettò la carica di sindaco della città di Portoferraio esultai .." e poi uno stupendo: "... che la bella, nobile figura del mio stimato medico potesse essere oggetto di meschine insinuazioni da parte di persone che di fronte a lui sono "ominicchi" ..." Ma la nostra ancella dell'ageniale fasto non limita i dotti riferimenti letterari all'Alighieri e a Sciascia avventurandosi in una citazione di Jean Paul Sartre. Ora, chi ha letto qualcosa di e su Sartre (anche sul Bignami), non può non rendersi conto di quanto sia audace l'uso delle metafore sartriane, da parte di questa nostrale Bradamante, nella difesa a nudo brando del più indifendibile sindaco d'Europa. Provate ad immaginare due persone più diverse tra di loro di quanto lo siano il defunto filosofo francese ed il vivente ageniale di Capo Bianco! Uno che rifiuta il premio Nobel perchè odia le convenzioni, l'altro che intitola una piazza la fondatore del Rotary! La nostra spargitrice di sonetti qui si è fatta decisamente cogliere in fallo. Ma comprendiamo la caduta, "anche al poeta gli mancò un verso" recita il popolare adagio, occorre essere indulgenti. Le avrà fatto difetto l'ispiratrice Musa. Il muso però non le manca.