Il giorno 14 dicembre 2002, presso la Federazione di Piombino, si è svolto l’incontro – promosso dall’Associazione politica Sinistra Ecologista di Livorno – tra i segretari delle Unioni comunali D.S. dell’Arcipelago Toscano alla presenza di Enzo Valbonesi, presidente del Parco delle Foreste Casentinesi e responsabile nazionale dell’Associazione, e Giampiero Sammuri, presidente del Parco della Maremma e responsabile regionale della Federparchi, per discutere di come rilanciare l’idea politica dei Democratici di Sinistra per il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Il nodo urgente e complessivo da affrontare va ben oltre le questioni oggi aperte e gestite dal Ministro Matteoli, in chiara violazione della legge quadro, riguardanti le nomine e l'attuale commissariamento, ma riguarda soprattutto l'identità del Parco: mai come oggi incerta se non pericolosamente delineata. Infatti, l'involuzione della situazione in atto nel quadro nazionale, in materia di aree protette, non solo allontana il chiarimento, da tempo atteso, sul Parco possibile per l'Arcipelago Toscano, ma rischia di trasformare, per la prima volta in Italia, lo sciagurato modello di parco che l'attuale governo sta delineando, in esperienza concreta: le risorse ambientali di un comune o di un’isola dell’Arcipelago, andando sul mercato, non possono diventare oggetto di minacce che parlano chiaro al proposito. Nel corso della riunione la discussione ha richiamato la necessità di riferimenti precisi e condivisi per l'impegno futuro nella riattivazione, in sede locale, del dibattito su un Parco ancora tutto da inventare: non solo salvaguardia ambientale ma anche sviluppo economico e sociale in un contesto che non deve ignorare il rapporto col mare e con la costa. Indispensabile è il coinvolgimento di Regione e Province per accelerare il procedimento di formazione del piano del Parco - di cui oggi nulla si sa - da rendere pubblico e partecipato in raccordo con la pianificazione ad ogni livello: le questioni sui piani comunali dell'Elba, apertesi con la recente alluvione, ma anche quelle sul piano strutturale di Capraia, non possono ignorare il contributo del piano del Parco e la diretta pertinenza in materia ambientale di questa. Su questi punti si è concordato di far procedere sollecitamente l'iniziativa e l'impegno della Sinistra Ecologista a livello locale, provinciale, regionale. Daniela Tarsitano (Associazione “Sinistra Ecologista”) Abbiamo sempre pensato che i problemi della sinistra non fossero tanto quelli dell'assenza dei valori di base, quanto delle capacità comunicative. La lettura di questo comunicato ci rafforza in questa convinzione. Ci chiediamo cosa potrà ricavare dalla lettura del documento un comune cittadino che si limita a vivere nel Parco, quando noi che facciamo informazione, e che abbiamo vissuto a lungo nella sinistra e nel movimento ecologista, non abbiamo capito realmente che cosa è emerso da una riunione come quella piombinese, a cui pure hanno partecipato persone avvertite e realmente impegnate nella sinistra e nell'ambientalismo.