Gli auguri dell'ESF con le parole di Marcos
Scritto da : Elena MaestriniPubblicato in data : venerdì, 02 gennaio 2004
L'Elba Social Forum augura un 2004 felice e ribelle agli elbani. E per cominciare bene il nuovo anno invia ai lettori di Elbareport nel decimo anniversario della lotta zapatista degli indigeni Maya dalla selva del Chiapas, poche densissime righe di colui che impersona più di ogni altro la "resistenza" dei nativi, contro un potere che in nome del mercato fa stracci della loro cultura del loro ambiente e delle loro vite stesse. "Marcos è gay a San Francisco, nero in Sudafrica, asiatico in Europa, chicano a San Isidro, anarchico in Spagna, palestinese in Israele, indigeno nelle strade di San Cristóbal, ragazzino di una gang a Neza, rocker a Cuba, ebreo in Germania, ombudsman nella Sedena, femminista nei partiti politici, comunista nel dopo Guerra fredda, detenuto a Cintalapa, pacifista in Bosnia, mapuche nelle Ande, maestro nella Cnte, artista senza galleria o cartelle, casalinga un sabato sera in qualsiasi quartiere di qualsiasi città di qualsiasi Messico, guerrigliero nel Messico della fine del XX secolo, scioperante nella Ctm, reporter di note di riempimento nelle pagine interne, maschilista nel movimento femminista, donna sola nella metro alle 10 di sera, pensionato annoiato nello Zócalo, contadino senza terra, editore marginale, operaio disoccupato, medico senza impiego, studente anticonformista, dissidente nel neoliberismo, scrittore senza libri né lettori e, certamente, zapatista nel sud-est messicano. Marcos è tutte le minoranze rifiutate e oppresse, resistendo, esplodendo, dicendo "¡Ya basta!". Tutte le minoranze nel momento di parlare e maggioranze nel momento di tacere e sopportare. Tutti i rifiutati cercando una parola, la loro parola, ciò che restituisca la maggioranza agli eterni frammenti, noi. Tutto ciò che dà fastidio al potere e alle buone coscienze, questo è Marcos"
zapatista