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Al vescovo Antonio Riboldi il Premio Operatori di Pace 2004

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 30 dicembre 2003

Ad Antonio Riboldi, vescovo emerito di Acerra, viene assegnata l’edizione 2004 del Premio “Operatori di Pace”. Un premio voluto dall’Azienda Asa di Livorno, a seguito dei tragici eventi dell’11 settembre 2001, quale riconoscimento a coloro che si sono distinti per il loro impegno a favore della solidarietà tra i popoli e, quindi, della pace. “Quest’anno – afferma Nunzio Marotti, Presidente del Consiglio Provinciale e membro del Comitato di Giuria del Premio – si è voluto attribuire un riconoscimento a don Riboldi per il suo instancabile impegno a favore della legalità, della pace, della difesa e promozione dei diritti dei più deboli”. Un impegno di lunghi anni nel Belice, nella ricostruzione post-terremoto, e, successivamente, nell’area napoletana. La cerimonia di conferimento avverrà giovedì 1 gennaio a Livorno, alle ore 21, in Piazza del Luogo Pio, alla presenza dello stesso don Riboldi, del Sindaco labronico e del Presidente del Comitato di giuria, il vicario generale della Diocesi di Livorno don Paolo Razzauti (della giuria fanno parte, oltre a quest’ultimo e a Marotti, Rotelli dell’Asa, Pellicanò della Fondazione Balducci, Bianchi e Baldi del Comune di Livorno). Nel corso della cerimonia verranno letti testi tratti da omelie e scritti del premiato; la conclusione è affidata al Concerto del Gruppo Gospel “The Spirit of Memphis”. Ma il Capodanno livornese prevede anche la manifestazione cittadina “Noi di Livorno per la Pace”, organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio. Il raduno è alle ore 16,15 in Piazza Grande, dove si farà memoria di tutte le guerre ancora in corso (si ascolteranno voci dai paesi in guerra) e per ricordare le vittime di ogni conflitto. Nell’occasione sarà lanciata un’iniziativa cittadina e firmato l’Appello per la Pace. Il Presidente Nunzio Marotti parteciperà ad entrambe le iniziative. “Volere la pace non significa dire ‘voglio la pace’ o ‘vivere in pace’, ma significa combattere l’indifferenza che è nei nostri cuori, nelle nostre azioni... Volere la pace significa impegnarsi nella famiglia, nella strada, nei posti di lavoro a combattere la violenza”(don Riboldi)


vescovo riboldi

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