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Controcopertina: Dai problemi fioriscono le opportunità

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : lunedì, 29 dicembre 2003

Se c'è una cosa bella che mi hanno insegnato durante i miei anni di lavoro in piccole e grandi agenzie di pubblicità è che non esistono problemi ma solo opportunità. Forse può suonare stridente ciò che vi sto scrivendo dopo i recenti agghiaccianti episodi di malasocietà avvenuti all'Elba, e non mi riferisco agli avvisi di garanzia a tanti amministratori e dipendenti pubblici, mi riferisco al suicidio e alla tragica morte nella palazzina bruciata, fatti ancora più gravi perchè avvenuti la settimana precedente il Natale. Scrivo queste righe perchè forse da questi tragici episodi i partiti, i vertici delle associazioni di categoria, i movimenti e chi è attualmente amministratore capisca che i bei momenti dell'amministrazione, o meglio della non amministrazione, siano finiti. All'Elba esistono sin troppi disagi, ma gli amministratori hanno sino a oggi saputo dare una risposta "edilizia" senza capire, e senza far capire ai propri cittadini, che l'alcool o la droga possono colpire i propri figli adolescenti anche all'interno di una bella villa con vista mare. Che anche le stesse categorie economiche non hanno saputo cogliere l'abisso che separa le immagini della recente campagna pubblicitaria televisiva con quello che è poi la realtà sociale elbana. Si insegue il mito della felicità, dei facili guadagni e della spider con i capelli al vento per i soli 30 giorni all'anno. Vendiamo l'immagine di Napoleone all'esterno senza che i giovani elbani sappiano chi fosse o cosa abbia significato per il mondo intero l'esportazione dei principi rivoluzionari francesi. Ad agosto siamo tutti felici e abbronzati (ma sempre poco acculturati)...poi per i 330 giorni all'anno son dolori. Il dottor Santoro lanciò l'allarme sociale in aprile, non potei seguire i lavori perchè furono scelti giorni di alta stagione turistica per poter coinvolgere chi lavorasse in quei giorni di primavera, ma colsi ugualmente l'importanza del suo allarme. Alcool, droga, disagi familiari, povertà ecc... tutti temi astratti per chi vive nei palazzi? Allora è forse giunto il momento di costruire un'isola di "qualità" come dice il mio amico Carlo Verdi Rizzoli, ma costruirla dalle piccole cose, addirittura unendo i temi dell'economia, della promozione turistica, del sociale e del volontariato. Vi faccio un piccolo esempio, il canovaccio che utilizzo come schema di lavoro è quello "imparato" grazie al buon vecchio progetto "Elbambiente", un progetto ineccepibile dal punto di vista tecnico! Pensiamo per esempio a un evento accaduto l'anno scorso, un evento che ha provocato dibattito politico, manifestazioni di piazza, petizioni popolari e anche denunce. La chiusura del canile e la criminalizzazione di alcuni ragazzi che volontariamente sopperivano alle carenze delle municipalità elbane. Da allora ogni amministrazione pensa che il canile sia solo una cosa che è bene che venga fatta nel territorio comunale altrui. E se invece fosse stato fatto un canile modello? Magari 2 canili modello, che d'estate avessero anche potuto "albergare" cani-turisti e d'inverno i cani degli elbani che si recassero fuori dall'Elba, se fosse stato finanziato e non osteggiato il progetto, se i volontari fossero stati premiati, incoraggiati e non denunciati, se ogni comune e frazione avesse un'aiuola opportunamente recintata e riservata ai cani, se fosse stata redatta una lista delle strutture ricettive che accettano animali sull'isola? Se tutto ciò fosse stato realizzato con un progetto insieme a un'azienda di cibi per animali si sarebbe potuto anche ottenere il cibo scontato o gratis come sponsorizzazione. Tutto sotto l'egida dell'Ente Protezione Animali, delle associazioni ambientaliste e del Parco ovviamente. Tutto ciò avrebbe potuto rappresentare un'opportunità di promozione turistica presso le famiglie italiane proprietarie di animali attraverso una piccola campagna (a costi bassissimi magari pagate anche dalle aziende sponsor del progetto) sulle riviste di settore e sui bollettini informativi dei veterìnari, avrebbe portato nuovi turisti, avrebbe premiato dei ragazzi e dato loro un lavoro. Avrebbe risolto in modo eclatante un problema comunque da risolvere come comunità civile. Da un problema poteva nascere un'opportunità di lavoro giovanile e di promozione turistica. Facciamo un elenco dei problemi dell'isola, forse alcuni di essi con progetti tipo "Elbambiente" possono trasformarsi in risorse e nuove opportunità di arricchimento economico e sociale per tutti. Troviamo i soldi per promuovere progetti che diano lavoro, aiutino il sociale, arricchiscano addirittura l'offerta turistica dell'isola e quando possibile anche diano visibilità pubblicitaria. Forse la qualità inizia anche dal tipo di promozione turistica che facciamo, con chi la facciamo e a chi la indirizziamo. Fidatevi di un ex pubblicitario, se le istituzioni fanno la loro parte e le associazioni di categoria sposassero 10 piccoli progetti da portare avanti con sponsor privati si otterrebbero migliori risultati di visibilità che con investimenti maggiori di sola pubblicità classica; otterremmo l'avvio concreto di nuovi flussi di turisti, maggiore occupazione per un maggior numero di mesi, la risoluzione di problemi collettivi e l'offerta di migliori modelli virtuosi di comportamento ai più giovani. Scusate se è poco.


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