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Le malefatte del Lattaio di Parma

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 23 dicembre 2003

Mi permetto una considerazione che potrebbe sembrare non aver nessuna contiguità con i fatti dell’ Elba, che tutto il mondo ci invidia (Prefetti Profitti) ma che invece descrive il sentimento di villania, cialtroneria ed arroganza che guida i comportamenti dei soliti noti. (oltre che di atti criminali) Fatto il primo miliardo di lire, con l’aiuto del lavoro paterno, il Nostro Lattaio si mette in bella vista, nonostante le fitte nebbie della Val Padana, ed avvicina il solito maneggione nazionale, de Mita Ciriaco da Avellino (Magna Grecia, nel senso che magnava molto anche senza essere in Grecia – Vi ricordate il terremoto dell’ Irpinia ed i 60.000 miliardi spesi per la ricostruzione non fatta ?). Si fa vedere con Lui in ogni luogo e diviene referente dello stesso per la Val Padana. Lo scorrazza, appena può, in elicottero su e giù per l’ Italia e lo fornisce di latte fresco, tutte le mattine. Questo fatto balza subito agli occhi dei direttori delle Banche che corrono per dargli soldi e fargli favori, anche non richiesti, primo fra i quali quello di non guardar e i bilanci ne controllare la veridicità delle poste messe in evidenza nei bilanci creativi. I fatti sono noti e, purtroppo, nelle menti di noi tutti. La Banda degli Onesti di Totò e De Filippo – falsari pentiti nell’immortale film - , fa morir dal ridere in confronto ma il meccanismo è uguale. Si falsifica tutto, azioni, depositi, danaro. Non è forse l’immaginifico Ing. Coppetelli eguale al Lattaio di Parma? Lui non dispone di elicottero e neppure di De Mita ma di una onesta vettura fuori strada e di due prefetti da scorrazzare su e giù per valli e piani, facendo bella mostra di se e di loro in perfetta ed armoniosa vicinanza di intenti. I prefetti divengono quindi i referenti politici dell’ Ing. Coppetelli e della sua banda dei disonesti, la garanzia che tutti gli atti creativi da lui perpetrati saranno coperti dalle Loro Eccellenze e quindi fattibili senza rischi alcuni. Morale della favola : Guardate con sospetto gli imprenditori che si avvicinano troppo a chi detiene il potere. Come ad esempio l’imprenditore traghettiero Onorato Vincenzo fa con i personaggi del potere toscano? Tipo Mussi e parenti stretti? No, questa è un’altra storia. Qui basta la pochezza e la vigliaccheria degli Elbani e dei loro Rappresentanti Sociali e Politici. E’ ben magra consolazione quindi la nostra, che almeno diciamo pane al pane e vino al vino, ma lo diciamo apertamente e senza nasconderci dietro l’anomimato che ci sta un po’ stretto. Ma è già una consolazione. Buon Natale a tutti, anche a quelli che non sanno leggere.


soldi lire vecchie teatro

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