L'altra sera, su una emittente che non citiamo, è apparso un signore di cui non citiamo il nome e cognome e neppure l'incarico amministrativo, che ci ha citato senza citarci, citando appunto un nostro recente scritto, per l'esattezza uno nel quale con una similitudine pugilistica vantavamo l'aver lavorato ai fianchi questa alleanza. Orbene facciamo un passo di parecchi annetti indietro, una quarantina, torniamo a quando eravamo adolescenti e piuttosto scapestratelli, e per il fatto di abitare nella riserva indiana del Ponticello, eravamo spesso oggetto di attenzione delle indagini dei Carabinieri, che a quei tempi avevano una tecnica un po' casareccia ma che funzionava. Quando succedeva qualche casino tipo atti di vandalismo o altre favate moltomicrocriminali i Carabinieri usavano democraticamente convocare in caserma tutti i frugoli ponticellini ai quali veniva immediatamente fatto una specie di interrogatorio e una minacciosa partaccia. In genere non scoprivano né denunciavano nessuno degli autori dei misfatti, ma le diffuse strizze di culo che provocavano quelle convocazioni servivano da deterrente e per qualche mese tutto tornava tranquillo. L'indice di deterrenza era poi accentuato dal fatto che dopo la comparizione alla porta dei Carabinieri che convocavano il sospetto discolo, il medesimo, indipendentemente dalla sua reità, poteva incappare nel più classico dei "fiaccatoni di legnate" ammannito (ma in molti casi appedito) in quell'epoca poco montessoriana ed ancor meno garantista, da uno dei due genitori o da entrambi tra di loro in concorso. Un giorno in uno degli "interrogatori" a uno di noi detto "Calimero" per la sua non altissima statura un Carabiniere presentò un oggetto. "Cos'è questo?" Disse il graduato "Un tappo" Rispose Calimero "Che tipo di tappo?" Incalzò l'inquirente "Un tappo da spumante" "Ha confessato - disse il militare trionfante - ha confessato!" "Io non ho confessato una bella sega!- protestò Calimero - ho detto solo che è un tappo!" Ma il Carabiniere si era avventurato in una fantasiosa ricostruzione, avendo trovato il tappo presso il luogo del delitto, un'auto dentro la quale spaccato un vetro, se non ricordiamo male, era stato sgraffignato qualcosa, si poteva desumere che gli autori del colpo avessero successivamente bevuto dello spumante .. e poichè Calimero aveva riconosciuto il tappo, fu trattato da mardola finchè un superiore che assisteva all'interrogatorio non decise che l'indizio del tappo era troppo labile. Torniamo ai giorni nostri: il non citato, citandoci a creduto di trovare in quel passo la prova di un un complotto CertastamProvenzalianCattoBolscevicDemoPlutoPippoTopolinMassonico ordito alle sue spalle. Non lo ha sfiorato per un nanosecondo l'ipotesi che il fatto che da ambienti e persone diverse gli giunga l'esortazione a fare come fece il Baglioni (che tolse il disturbo), possa essere determinata dal suo essere adatto al ruolo che ricopre quanto un gatto piombo è adatto a galleggiare. No per il nostro come disse Bob "sotto sotto c'è un trallallazzo!" c'è un complotto. Ha fatto il solito ragionamento del .. tappo.