“La Polizia Municipale di Portoferraio, incaricata dal provvedimento di ordinanza emesso in merito alla ben nota situazione degli ex Macelli, ha compiuto anche oggi un sopralluogo sul posto per monitorare la situazione. A tale proposito è opportuno precisare, a scanso di ulteriori inesattezze, che i termini dell'ordinanza notificata in data 19 ottobre al responsabile dell'associazione "I Ragazzi del Canile" scadono materialmente alla mezzanotte del giorno 22. Nel frattempo, presso la vice Prefettura di Portoferraio, sotto il coordinamento del Dr. Celestino Di Carlo, si sono svolte una serie di riunioni fra le autorità interessate dal provvedimento emesso dal Sindaco di Portoferraio. Fra le decisioni prese in quella sede, c'è stata quella di incaricare il dr. Pieri del servizio veterinario della USL di constatare l'effettivo stato di salute dei cani ospitati nella struttura provvisoria. Da accertare soprattutto l'eventuale sussistenza di casi di urgenza dal punto di vista sanitario, sia per le condizioni degli animali sia per quanto riguarda l'ambiente che li ospita. In assenza di queste condizioni di urgenza sanitaria, nella giornata di domani, al momento della esecuzione del provvedimento, la forza pubblica incaricata potrà provvedere ad applicare la diffida prevista dall'articolo 5 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, che consente, anche in caso di mancata ottemperanza alla disposizione di sgombero, di concedere ulteriori tre giorni di tempo agli occupanti della struttura per poter provvedere in maniera spontanea.” Questo è il testo del comunicato stampa emesso dal Comune di Portoferraio sul quale possiamo formulare alcune considerazioni. Primo, il testo risulta viziato da un oscuro burocratese che non dà adito ad una immediata comprensione. Infatti, se si capisce che cosa succederà se non verranno riscontrati casi di urgenza (saranno concessi altri tre giorni), non è altrettanto chiaro conoscere che cosa ne sarà dei cani se invece tali casi verranno rilevati (soppressione, evacuazione immediata?). Secondo punto, l’ordinanza di sgombero notificata in data 19 ottobre non era proprio a seguito dell’accertamento di carenze igienico-sanitarie? Terzo, da tutto ciò pare che emerga, con la mediazione del Viceprefetto dott. Di Carlo, una certa cautela nell’intervenire in maniera definitiva e autoritaria, contemplando la possibilità di concedere altre tre giorni per poter provvedere, da parte dei volontari, magari ad un temporaneo affidamento degli animali presso cittadini privati. Da parte loro, i ragazzi ribadiscono la volontà di mobilitazione attraverso un altro comunicato suddiviso in quattro punti che così recita: “Nella giornata di oggi una delegazione dei ragazzi del canile si è incontrata col Viceprefetto: si è discusso della situazione e delle intenzioni della Associazione allo scadere dell’ultimatum imposto dal Comune. I ragazzi hanno confermato le loro intenzioni a non abbandonare cani e canile e hanno riproposto all’attenzione del prefetto le possibili vie d’uscita dall’attuale situazione che, sostanzialmente, ribadiscono la necessità di una messa in regola provvisoria dei locali egli ex-macelli in attesa di una pronta realizzazione del nuovo canile comprensoriale di San Martino. Al fine di premere anche sulle altre amministrazioni comunali elbane, affinché la costruzione del nuovo canile sia avviata nel più breve tempo possibile, saranno allestiti banchetti per la raccolta di firme a sostegno di tale soluzione, di fronte ad ogni municipio dell’Isola Si intende inoltre sollecitare un incontro tra l’associazione e i Sindaci e vedere insieme la praticabilità di quella che fino ad oggi pare essere l’unica, legittima e ragionevole soluzione al problema. Intanto è stata avviata la pratica di ricorso al T.A.R. contro l’ordinanza di sgombero nonché una raccolta di fondi per sostenere le spese legali relative a detto ricorso”. Si può quindi affermare che inizia ad avere qualche effetto la notevolissima pressione che l’opinione pubblica ed i mezzi di informazione stanno esercitando sulle amministrazioni pubbliche dell’Elba avverso un provvedimento che diventa giorno dopo giorno sempre più impopolare. Tre giorni di proroga non sono molti ma possono essere interpretati anche come un segnale non completamente negativo.
portoferraio canile occupazione
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