Ho letto con una certa dose di stupore la risposta del Consigliere delegato nella quale si fanno risalire completamente all’Amministrazione scolastica le responsabilità di non avere elaborati per il Premio Mario Figaia e per la mancata istituzione del Consiglio Comunale dei Ragazzi. Le difficoltà della scuola elbana, con l’avvicendarsi di Dirigenti Scolastici e Professori, è cosa nota da tempo e comunque non ha impedito ai nostri ragazzi di imparare a leggere scrivere e far di conto (traguardi finali di qualche anno fa) e non ha impedito fortunatamente neppure l’ammodernamento dei programmi e l’allineamento della scuola ai nuovi obiettivi della società moderna sia in termini educativi che cognitivi. In questi ultimi due termini sta, secondo noi, il significato della volontà dell’Amministrazione Comunale di bandire un concorso e istituire il Consiglio Comunale dei ragazzi: come abbiamo sempre ribadito nelle nostre proposte integrative al bilancio comunale, crediamo che debba essere ritenuto necessario per il potere politico (e non solo per le istituzioni scolastiche) incrementare l’istruzione e la partecipazione attiva e consapevole alla vita del territorio e pensiamo che questo debba essere visto proprio come investimento futuro sulle possibilità di sviluppo e di lavoro qualificato dei nostri giovani di oggi, responsabili del domani. La scelta di un progetto da realizzare nel paese in cui si vive, la collaborazione con le istituzioni e con i tecnici, la misurazione delle proprie capacità e delle difficoltà oggettive via via incontrate in un campo esterno alla scuola, aiutano a prendere coscienza del proprio ruolo e della possibilità di incidere concretamente sulla propria realtà di vita. Se l’Amministrazione Comunale crede veramente in questi obiettivi, deve avere la volontà e la capacità di valorizzarli richiedendo sì la collaborazione ai Dirigenti Scolastici ma, in caso di difficoltà, facendosi carico direttamente dell’organizzazione e della gestione delle iniziative stesse: non crediamo che manchino a Capoliveri né i mezzi né le strutture né i consigli qualificati per realizzare quanto si desidera davvero fare.