Il rospo smeraldino, la raganella e il discoglosso sardo saranno oggetto di uno studio promosso dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Si tratta di un’attività di ricerca della durata di due anni, coordinata dal responsabile scientifico del progetto, Dr. Marco Zuffi dell’Università degli Studi di Pisa. “Quello che manca e che è necessario realizzare al termine di questo studio – ha precisato il Commissario del Parco Ruggero Barbetti – è un adeguato testo riepilogativo sullo status delle ricerche sugli anfibi e sui rettili dell’Arcipelago Toscano.” Alla base di questa iniziativa, infatti, sta non solo la considerazione che i rettili e gli anfibi costituiscono degli elementi significativi per la stima della ricchezza faunistica degli ambienti naturali, ma anche il fatto che le attuali conoscenze, tra gli Anfibi, sugli endemismi del Mediterraneo centrale presenti nell’Arcipelago Toscano sono carenti di informazioni relative alla biologia e ecologia. A questo proposito, è stata stipulata una specifica convenzione con l’Università degli Studi di Pisa – Museo di Storia Naturale e del Territorio di Calci (PI) – per la realizzazione di una ricerca biennale sullo status degli anfibi del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Da rilevare in merito a queste ricerche, il particolare interesse e pregio faunistico costituito dal Bufo Viridis, comunemente detto Rospo Smeraldino, la cui presenza è stata individuata nella zona umida di Mola e nelle aree circostanti.
Discoglosso Sardo Rospo anfibi