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Cimitero di Rio Marina - scale troppo ripide: siamo vedove non alpiniste!

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 18 dicembre 2003

Tra i nuovi corsi dell’Università della terza età, quest’anno a Rio Marina c’è quello di scalatori. Nella foto sono riprese all’opera due “allieve” che sono già al 5° grado di difficoltà; nonostante l’età le arzille settantenni rischiano la vita in acrobazie ad una sola mano e con inclinazioni della scala di notevole pendenza. Purtroppo questa non è la storia vera che invece inizia con una segnalazione di estrema pericolosità al Sindaco, all’Assessore ai LLPP al responsabile dei Servizi Cimiteriali in data 19 aprile 2002, in cui si esprimono forti dubbi in ordine alla regolarità rispetto alle norme vigenti in merito a quelle scale in uso al cimitero, dopo le continue lamentele e preoccupazioni di un numeroso gruppo di signore vedove che ogni giorno si reca al cimitero, signore che sono costrette a pericolosi esercizi di equilibrio; la risposta, in data 29 maggio 2002 del Servizio 4 ( Gestione del Territorio, Ufficio Lavori Pubblici), è stata la seguente: con la presente si comunica che le scale posizionate all’interno del cimitero comunale risultano essere a norme CEI. Vista la risposta ci chiediamo chi avesse mai messo in dubbio la certificazione a norma di una scala a pioli; quello che si contesta è se quella scala sia adatta a far salire queste signore alle tombe dei rispettivi parenti per rendere un saluto ai loro cari, in condizioni di necessaria sicurezza, di necessaria comodità, di necessaria tranquillità. Le signore sono certamente giovani nello spirito, ma hanno un fisico sicuramente un po’ meno atletico di qualche anno fa. Non so se al Comune manchino 250 euro per una scala che offre maggiore comodità (come già esistenti in altre zone dello stesso cimitero), o se gli manchino 250 secondi di buon senso. Queste scale in fondo costano molto meno che istallare un cannone sul porto e rendono un servizio dovuto a quei cittadini che pagano con le loro modeste pensioni oneri al Comune. In ogni caso, parlo per conto di un gruppo di “volonterosi” che intende organizzare una raccolta pubblica per donare al Comune una delle due scale necessarie, confidando nella sensibilità di un Sindaco che metta a disposizione i soldi per l’altra scala.

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