Per tutta la giornata di mercoledì 17 dicembre si sono rincorse voci secondo le quali sarebbe stata in atto una vasta operazione di polizia che avrebbe costituito uno sviluppo delle indagini del PM Roberto Pennisi sull'ormai noto "caso" Pacaelmo, il capannone situato in località Antiche Saline, e rilevato dal "Nocentini-Group" che l'ha ristrutturato per farlo diventare sede del nuovo punto vendita di materiale elettronico Euronics e del DICO. Proprio i lavori per la ristrutturazione dell'immobile erano stati contestati dal Magistrato livornese che aveva emesso un avviso di garanzia per abusi edilizi nei confronti del proprietario dello stabile Tiziano Nocentini che del progettista, e direttore dei lavori Arch. Nicola Ageno (incidentalmente figlio del primo cittadino di Potoferraio) unitamente all'esecutore dei lavori per una ulteriore inosservanza, la mancata segnalazione al Genio Civile che sarebbe comunque successivamente stata sanata. Le violazioni ravvisate da Pennisi avevano condotto a due sequestri dell'ìmmobile (uno parziale ancora in atto) che hanno avuto l'effetto immediato di far slittare di un paio di settimane l'annunciata apertura del punto vemdita. Quindi il complessivo "affaire" Pacaelmo, che sembrava avviato a soluzione, va a complicarsi di nuovo, se è vero come da più parti segnalato, che nella mattinata di mercoledì 17 Dicembre lo studio di Nicola Ageno sarebbe stato visitato e perquisito dai Carabinieri della Compagnia dell'Isola d'Elba. La notizia è ormai certa anche in assenza di conferme ufficiali e ci pare improbabile che il Dott. Pennisi abbia emesso un provvedimento "pesante" come l'ordinanza di perquisizione ed eventuale sequestro, sulla scorta di un semplice "abuso edilizio". Tutto darebbe credibilità ad altre voci (anch'esse non confermate) che riportano "movimenti" delle forze dell'ordine anche nei confronti di altri personaggi implicati nella vicenda Pacaelmo-Euronics. Le prossime ore potranno fornirci riscontri in tal senso.
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