Se il Comune di Campo nell’Elba vuole davvero fare chiarezza sull’istituzione dell’Area Marina Protetta dell’Arcipelago Toscano è sicuramente partito con il piede sbagliato. A leggere i resoconti della riunione tenutasi sull’argomento tra Amministrazione Comunale, Albergatori, Circolo Subacqueo Teseo Tesei, Associazione Pescatori, Lega Pesca e la piccola associazione antiparco "Arcipelago Libero", si ha l’impressione di una disinformazione e di una confusione che non ci saremmo aspettati da uomini di Governo. Forse è per diffondere più tranquillamente queste strane idee che il Sindaco e l’Assessore all’Ambiente hanno pensato bene di non invitare alla riunione le Associazioni Ambientaliste riconosciute, che pure avranno, per legge, un ruolo importante nell’Area Marina Protetta. E’ incredibile che il Sindaco di Campo nell’Elba intenda affidare un’indagine conoscitiva ad un pur rispettabilissimo circolo subacqueo e ad un ex campione di pesca subacquea che non hanno nessun titolo scientifico e tecnico per svolgere indagini che spettano alle strutture scientifiche del Ministero dell’Ambiente o che - nel caso il Comune volesse fare una indagine conoscitiva alternativa non fidandosi degli scienziati, dei Tecnici del Ministero e dello Stato Italiano - dovrebbe comunque essere affidata a strutture ed istituti scientifici di chiara fama, che non mancano nel nostro territorio. E’ preoccupante che il Comune di Campo nell’Elba sia rimasto agli studi sul mare dell’Arcipelago del 1982 (?), e che uno dei suoi "esperti" creda che quegli studi della Consulta Tecnica del Ministero siano stati effettuati da un "Ente gestore" che è nato ben 14 anni dopo! Questa confusione è il chiaro segnale di una cosa: il Sindaco di Campo nell’Elba non deve aver letto la bozza del Piano del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano che giace nei suoi cassetti da oltre due anni. Infatti, se le avesse dato un’occhiata, avrebbe scoperto una messe di notizie precise ed aggiornate, redatte per l’Agriconsulting da scienziati di fama mondiale come Boitani e dal Centro Interuniversitario di Biologia Marina (CIBM) con il contributo ed i dati forniti da altri noti Istituti di Ricerca. Ci sono in quel Piano una quantità di dati e di cartografie sul mare, le biocenosi, i sedimenti, i fondali, le praterie di posidonia che forse non renderebbero vano l’operato dei grandi esperti messi in campo dal Comune di Campo nell’Elba, ma aiuterebbero molto il loro futuro lavoro. In quanto all’iter istitutivo dell’area marina protetta tanto criticato, c’è da rimanere a bocca aperta: l’iter è stato avviato da tempo, nei primi mesi del 2003, sulla base delle richieste formulate in tale senso dai Comuni di Capoliveri e Capraia. Attualmente è in fase avanzata il confronto tecnico per la zonazione e la perimetrazione, mentre sono già state sostanzialmente concordate, in via preliminare, le regole di massima dell’area marina protetta. La procedura per l’istituzione segue, anche in ottemperanza al dispositivo di legge, una prassi di aperta concertazione con le realtà locali, attraverso una serie di incontri tecnici presso il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e in loco, con il coordinamento dell’Ente parco nazionale dell’Arcipelago Toscano. Fino ad oggi hanno avuto luogo incontri tecnici in materia il 27 maggio e il 1 luglio a Roma, mentre i successivi incontri del 18 luglio, del 19-20-21 novembre e del 3-4 dicembre si sono svolti all’Isola d’Elba. A tali incontri hanno partecipato i rappresentanti degli undici Comuni interessati, e, per loro tramite, i rappresentanti delle categorie socio-economiche. Sono stati effettuati anche specifici incontri tecnici con gli albergatori, le associazioni ambientaliste, le centrali cooperative della pesca, e le comunità dei pescatori professionisti. L’Amministrazione comunale di Campo nell’Elba è risultata assente, senza fornire comunicazione al riguardo, alla riunione del 27 maggio a Roma, a quella del 1 luglio 2003 a Roma, a quella del 18 luglio 2003 a Portoferraio, nonché alla riunione della Comunità del parco del 28 luglio 2003, a Portoferraio. Il primo contatto tecnico col Ministero dell’Ambiente ci risulta che ci sia stato solo il 19 novembre scorso e un successivo incontro con i pescatori campesi ha avuto luogo il 3 dicembre 2003. L’Amministrazione comunale si è impegnata a far pervenire in tempi rapidi una nota di sintesi sulle priorità e le problematiche socio-economiche del territorio costiero del Comune, in relazione all’istruttoria tecnica in corso. Questi elementi risultano essere già stati acquisiti per la maggior parte dei Comuni interessati, manca naturalmente Campo nell’Elba, forse più preoccupata dalle prossime elezioni Comunali che dall’area Marina Protetta.
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