Per togliersi la vita ha scelto una via agghiacciante, secondo una dinamica che resta ancora da confermare, ma che risulterà comunque "unica", nella preoccupantemente ampia casistica dei suicidi tentati o compiuti all'Isola d'Elba. Da una prima ricostruzione dei fatti emergerebbe che l'uomo che sembra abbia avuto una vita piuttosto tormentata, con gravi problemi relazionali, poco prima delle ore 20 abbia chiamato nella sua abitazione dove abitava da solo, un veterinario dicendogli che il suo cane stava molto male ed andava soppresso. Ma pare che una volta che il giovane operatore sanitario abbia raggiunto la casa del V.G., posta in località S.Rocco, questi, puntandogli un coltello alla gola, si sia fatto consegnare la fiala della sostanza letale approntata per l'animale, e se la sia immediatamente iniettata, sdraiandosi poi sul letto ed attendendo che sopraggiungesse la morte. A nulla è valso il disperato tentativo di salvarlo condotto dal medico di guardia, e dai volontari della Pubblica Assistenza del S.S.Sacramento allertati dal 118; quando i soccorritori hanno raggiunto l'abitazione sembra che nell'uomo si riscostrasse ancora una debole attività cardiaca, un barlume di funzioni vitali, che però si è subito spento, e la vita dell'uomo è cessata e non è ripresa nonostante i ripetuti tentativi di rianimare il V.G. compiuti dal medico mentre il suicida veniva trasportato in autoambulanza al vicino ospedale di Portoferraio dove, giunto al Pronto Soccorso, se ne è potuto solo constatatarne il decesso. Per chiarire tutti gli aspetti della tragica vicenda stanno comunque indagando i Carabinieri della Compagnia Elbana.
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