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Controcopertina: La protesta contro l'antenna cavese si allarga anche alla discarica

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 16 dicembre 2003

Di fronte alla mobilitazione compatta dei cittadini della piccola frazione di Cavo (nel Comune di Rio Marina, all’isola d’Elba) nettamente contrari all’installazione di una antenna per la telefonìa mobile nel centro del paese, la posizione dell’Amministrazione Comunale di Rio Marina appare sempre più incomprensibile. I Cavesi chiedono che i lavori del cantiere vengano fermati definitivamente e che l’impianto venga collocato in un’area “non sensibile”, lontano dalla chiesa, dal campo di calcio, e dalle abitazioni; il Comune risponde, dopo settimane di latitanza, che procederà ad una “ verifica tecnica”, un atto che non ha niente a che vedere con le istanze della cittadinanza. Appare molto strano che gli stessi esponenti del centrodestra di Rio Marina che negli anni passati hanno giustamente combattuto contro l’antenna installata a Santa Filomena durante l’Amministrazione di centro-sinistra - impianti poi rimossi – oggi tacciano o siano d’accordo sull’impianto di Cavo. Noi eravamo contro le antenne vicino alle case di Rio Marina e siamo oggi contro le antenne nel centro del Cavo: le antenne non sono buone o cattive a seconda del colore politico di chi le autorizza, l’elettrosmog, la tutela della salute e del paesaggio non sono né di destra né di sinistra. La protesta non nasce contro il Sindaco-Senatore Bosi, ma contro una antenna che non si può e non si deve collocare in un’area sensibile in mezzo al paese. Una zona che, nonostante la sua centralità, appare già scandalosamente trascurata da tempo dall’Amministrazione e ridotta a stoccaggio di rifiuti ingombranti e pericolosi. Infatti, attorno ai cassonetti per i rifiuti è ben visibile (vedi foto allegate) una vera discarica di frigoriferi e televisori, bombole di gas, batterie di auto, tutti oggetti altamente inquinanti che la legge classifica come contenenti elementi pericolosi ed anche tossici e nocivi. Ai rischi che questa presenza comporta per la salute pubblica e per l’ambiente, si vorrebbe aggiungere anche una antenna, dichiarando di fatto questa zona del paese definitivamente compromessa, invece che risanare una situazione di degrado incancrenita e inaccettabile. Legambiente continuerà a chiedere all’Amministrazione Comunale di accogliere le giuste istanze dei suoi cittadini e di rivedere la scelta sbagliata ed inopportuna di posizionare l’antenna in un parcheggio pubblico, accanto a luoghi frequentati come la chiesa, il campo di calcio, strutture di volontariato ed abitazioni. Nel frattempo l’Amministrazione Bosi deve provvedere immediatamente al ritiro dei materiali pericolosi e inquinanti ed al loro corretto smaltimento, oppure al trasferimento in un deposito provvisorio a norma, così come la legge pretende, eliminando ogni rischio per salute dei cittadini e degli ospiti.


cavo bombole

cavo bombole

cavo discarica

cavo discarica