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Incidente non prevedibile oppure?

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 11 dicembre 2003

Leggendo oggi la cronaca di Piombino, mi è subito balzato agli occhi la disgraziata vicenda toccata ad una collega, che, per lavoro come del resto per ognuno di noi, è costretta a lasciare l'Isola per farvi poi ritorno in ora decente e frettolosamente per non perdere il traghetto. Poteva capitare a chiunque di essere travolti da un mezzo pesante, in considerazione dell'eccessiva disinvoltura con cui i suddetti mezzi, anzichè proseguire lentamente verso la banchina, abbordano le curve. Poteva capitare ed è capitato! Mi chiedo! Come mai il pulmino che accompagna la gente alla nave, d'inverno è stato soppresso? Come mai data la pericolosità dei mezzi circolanti non è stato creato un percorso alternativo? L'Autorità Portuale che pure ha i mezzi economici necessari, si è mai posto il problema della distanza tra il traghetto e la stazione marittima? Sono solo interrogativi, lungi da fare polemiche, ma che denotano che per fare le cose e farle funzionare in Toscana come nel resto d'Italia prima ci deve "scappare il morto "come dicono a Napoli e poi si interviene. Sta di fatto che una collega conosciutissima e molto stimata è in grave pericolo e rischia di perdere una gamba e non c'è risarcimento che tenga per farle vivere una vita normale,se non quello di ritornare a camminare e a lavorare con il solito impegno e dedizione. Un augurio di cuore, sperando che tutto vada per il meglio.


Piombino Porto

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