"Si è svolta in data 5 e 10 dicembre una articolata operazione di vigilanza demaniale marittima, a cura di personale dipendente da questa Capitaneria di Porto e dell’Ufficio Marittimo di Rio Marina, che ha avuto ad oggetto la verifica di abusi sul demanio Marittimo e nella fascia di rispetto di metri 30 dal confine del pubblico demanio marittimo. Fra gli altri, è stato verificato un complesso residenziale situato sul versante orientale dell’Isola, in località Capo d’Arco, ove è stata riscontrata la realizzazione sulla scogliera di piazzole “prendisole” in cemento e porfido, rese accessibili mediante numerose scalinate che dalla proprietà privata giungono sulla scogliera stessa. E’ stata altresì accertata l’edificazione di manufatti abusivi in pietra. Sono stati segnalati anche manufatti – uno dei quali ad uso commerciale essendo adibito a tavola calda e bar – posizionati entro la fascia di rispetto dei trenta metri dal confine interno del demanio pubblico. Gli esiti del sopralluogo sono stati inviati alla competente Autorità Giudiziaria, alla quale è stata segnalata anche la violazione dell’articolo 734 del codice penale “deturpamento di bellezze ambientali”. Saranno eseguiti ulteriori accertamenti, avendo il personale della Capitaneria di Porto verificato la presenza di altre innovazioni sulla scogliera. Alla Autorità Giudiziaria sono infine state descritte le difficoltà di accesso alla spiaggia del Brigantino." Ufficio Stampa Capitaneria di Portoferraio Un comunicato che ci riferisce l’ennesimo abuso nei confronti di un bene pubblico che, come tale, viene invece sottratto alla pubblica fruizione con la inammissibile e distorta logica dell’appropriazione “per osmosi”. Sembra infatti pratica corrente quella di una erosione lenta e continua dei pubblici spazi, motivata da inarrestabili priorità di natura economica che mirano a togliere sempre di più la terra sotto i piedi dei cittadini. Le comode piazzole “prendisole” poste in uno degli angoli più splendidi dell’Isola, sono visibili dal mare, ma inaccessibili sia con la barca che da terra, dando la misura di un uso esclusivo e prepotente di una suggestiva cornice rocciosa e di uno specchio di mare che sono, per legge, di tutti e di nessuno. Aggiungiamo anche che l’Immobiliare Capo D’Arco è proprietaria (c’è tanto di cartello) di una parte di terreno nella zona umida delle Prade (in località Schiopparello) confinante con la spiaggia. Ci chiediamo perché, e quali siano le intenzioni riguardo al futuro dell'unica(insieme a Mola) zona umida dell’Isola.
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