Si è tenuto nella mattinata di Martedì 9 Dicembre, presso il Tribunale di Livorno, l’incidente probatorio relativo al caso delle ragazze extracomunitarie che lavoravano in un hotel di Bagnaiaia e che sarebbero state costrette, oltre che a lavorare al nero ed a sostenere orari decisamente non contrattuali, a concedere i loro “favori” sia al titolare dell’esercizio che ad alcuni poliziotti con le minacce di espulsione dal nostro paese. Una vicenda maturata a fine Luglio 2003 che aveva scosso moltissimo per il suo squallore la comunità isolana, che aveva avuto grande risalto nei noriziari nazionali e per la quale erano finite per lungo tempo agli arresti in carcere ed ai domiciliari una mezza dozzina di persone. All’incidente probatorio hanno partecipato due delle ragazze che avevano reso testimonianza, una delle quali con le sue rivelazioni aveva fatto partire le indagini dei Carabinieri. A confronto con loro i maggiori indagati, tra i quali oltre che l’albergatore c’era anche l’ex-dirigente del commissariato portoferraiese. Nell'occasione le ragazze avrebbero confermato in maniera puntuale le dichiarazioni rese in precedenza. Diverse, come al solito le impressioni delle parti sull’esito dell’incidente: secondo l’accusa il passaggio odierno ha viste confermato l’impianto accusatorio, mentre i legali degli imputati hanno ostentato ottimismo, interpretando la fase come favorevole ai loro assististi, la cui posizione dovrebbe a parere degli avvocati risultare “alleggerita” rispetto alla prima fase dell’inchiesta.
Spiaggia di Bagnaia