Come già comunicato al Sig. Diversi dell'istituto d'igiene e sicurezza dei luoghi di Lavoro dell' Azienda USL di Portoferraio, giovedi 4 Dicembre 2003, mi recavo in mattinata presso la scuola media Pascoli durante un momento di forte pioggia. Nell'entrare ho dovuto constatare con sgomento che il muro di fronte all'ingresso, dove peraltro un contatore centrale Enel é installato, era completamente bagnato da forti infiltrazioni d'acqua provenienti dalle finestre soprastanti, tanto da obbligare il personale inserviente a disporre diversi secchi per la raccolta dell'acqua lungo tutto il muro. L'acqua inzuppava parte della parete, il quadro delle comunicazioni della scuola, le canaline con i cavi dell'energia elettrica mentre il quadro Enel sopracitato si trova a distare pochi centimetri dalla zona descritta. Ho chiesto al personale se fosse stata fatta segnalazione e mi hanno risposto che la situazione sarebbe già stata notificata da parecchi mesi senza che alcun intervento sia mai stato effettuato. Mi hanno inoltre riferito che diverse classi dell'istituto si trovano, in caso di pioggia, nelle stesse condizioni. Come cittadino e come genitore non credo si debba aspettare l'incidente per provvedere a riparare e rendere abitabile l'istituto dove sono educati i nostri figli. In Italia norme severe di abitabilità vengono richieste per chi apre un ufficio, un magazzino, un'attività. Non si capisce perché lo stesso rigore sembri invece mancare quando si tratta di porre le norme minime di uso degli spazi per gli istituti pubblici, scolastici e non. Confidiamo ora in un pronto intervento perché una situazione simile non debba più verificarsi.
ombrelli arte quadro