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Allarme Giannutri

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 05 dicembre 2003

Il 14 novembre il tribunale di Grosseto ha venduto all’asta alcuni beni immobiliari derivanti dal fallimento della “Porto Romano Giannutri di Vittorio Battaglia & C. S.a.s.”, la società che è stata responsabile, a cavallo tra gli anni 60 e 70, della speculazione edilizia avvenuta sull’isola di Giannutri e che ha portato alla realizzazione di quello che LEGAMBIENTE ha battezzato “l’ecomostro dello Spalmatoio”; 11.000 mc. di villette e costruzioni abusive ormai fatiscenti. I beni venduti corrispondono a dei fabbricati presenti in località cantiere/Monte Mario del valore di circa 300.000 euro e dei terreni edificabili in località Cala Spalmatoio del valore di 103.000 euro. Tali beni, anche se abusivi e ricadenti nelle more del Piano del Parco in via di adozione, potrebbero essere sanati (la richiesta di condono e già stata presentata) e se così avvenisse solo un fortissimo e determinato impegno del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano potrebbe impedire una nuova lottizzazione, in quanto il Comune di Isola del Giglio, di cui Giannutri fa parte, brilla per il disinteresse fin qui dimostrato per la sua frazione insulare e per il suo ambiente. La preoccupazione è grande poiché l’impatto che avrebbero nuove costruzioni sul delicato equilibro della piccola isola sarebbe di grande portata, basti pensare alle successive infrastrutture che ne seguirebbero (un esempio le nuove fognature) ed al susseguente aumento della presenza umana già eccessiva. Di certo il nuovo proprietario non condivide questi nostri timori e se ha deciso di investire ben 300.000 euro in questa iniziativa deve essere ben sicuro di poterne ricevere un grosso vantaggio. Legambiente Arcipelago Toscano proprio per evitare tutto ciò, nei mesi scorsi aveva portato all’attenzione dell’opinione pubblica e degli organi competenti il pericolo di una nuova speculazione sull’isola, tanto che il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio aveva annunciato di voler esercitare diritto di prelazione. La volontà di proteggere questo territorio di incomparabile bellezza dovrebbe essere scontata dato che è interamente incluso nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, è un Sito di Interesse Comunitario ed una Zona di Protezione Speciale dell’Unione Europea e su di esso ricadono fortissimi vincoli forestali, paesistici e archeologici oltre che essere parte del più grande parco marino d’Europa (il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano per l’appunto) e futura sede di una area marina protetta. Chiediamo quindi che il Ministero dell’Ambiente Matteoli ed il Sottosegretario Tortoli mantengano le promesse fatte pubblicamente ed esercitino il diritto di prelazione (diritto che scadrà tra poco più di 2 mesi) acquisendo i beni all’asta ed evitando così questa ulteriore ferita all’isola.


Giannutri

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