Durante l’ultima riunione del Consiglio Comunale abbiamo approvato numerosissimi verbali delle sedute precedenti, uno di questi era relativo alla nostra mozione per la tutela del patrimonio storico artistico comunale, in particolare del Santuario della Madonna delle Grazie: non che ce ne fossimo scordati, ma immediatamente l’incredibile vicenda del nostro santuario è ritornata intensa e prepotente davanti ai nostri occhi. Intensa per tutto quello che il Santuario rappresenta per il paese e i suoi abitanti, prepotente perché l’inoperosità accidiosa dell’Amministrazione ci aggredisce, in questo caso, continuamente, nel non voler prendere alcuna iniziativa di tutela di quel luogo così caro e rappresentativo per tutti noi, credenti e non credenti. Come abbiamo già avuto modo di dire, il Santuario è un monumento prezioso che appartiene moralmente a tutta la comunità di Capoliveri: coloro che praticano la religione cattolica gli riconoscono il valore di luogo sacro di culto, coloro che non sono religiosi comunque avvertono sentimenti di appartenenza a quei luoghi praticati da sempre, e tutti, gli uni e gli altri, riconoscono il valore storico, culturale, etico dell’edificio e di quanto in esso contenuto. E allora perché non si è fatto e non si fa quello che tutti si aspettano? Perché si sono fatte e si fanno orecchie da mercante di fronte a qualunque istanza di tutela? Perché non si dà seguito alla richiesta del Soprintendente ai Beni architettonici, paesaggistici, storici e artistici che chiede, già in data agosto 2002, di trovare una soluzione perché “tali veicoli transitando continuamente per quel tracciato e attraverso quell’area stanno procurando grossi problemi alla staticità del monumento”, che dice “che l’attuale percorso utilizzato dai mezzi pesanti dovrà essere interdetto al passaggio carrabile, compreso anche il vecchio tracciato di pietra, e quindi esso dovrà rimanere solo un passaggio pedonale come era sempre stato”? Perché non si dà seguito alla informativa della Prefettura che, richiamando l’intervento della Soprintendenza, ritiene che “la circolazione veicolare sul sagrato e sul vecchio tracciato in pietra non possa essere permessa”, e chiede di “riesaminare quanto disposto con l’ordinanza N° 183/02 per estendere il divieto di transito veicolare a tutti i veicoli sul fronte principale adiacente alla Chiesa di Madonna delle Grazie” ? Fra pochi giorni sarà l’8 dicembre, come tutti gli anni la maggior parte dei Capoliveresi si recherà al Santuario della Madonna: qualcuno farà tutto il percorso a piedi in segno di penitenza, altri ascolteranno la messa, altri una preghiera, ad ognuno un “panitello” benedetto, un saluto e un sorriso reciproco. Tutti saranno rassicurati dall’atmosfera serena di quei luoghi, ma tutti sapranno in cuor loro che, per l’accidia dell’Amministrazione Comunale, il Santuario è in pericolo, e che, se il Parroco, per qualche incredibile arzigogolo, dovesse perdere la causa giudiziaria, il sagrato della Chiesa, la volta di tufo sottostante, i quadri e gli affreschi, i voti e le preghiere custodite nell’interno, i fantasmi dei ricordi di una collettività saranno appesi ad un filo: un filo che la prepotenza e la insensibilità autorizzate potrebbero rompere facilmente, rubando un pezzo di storia ad una comunità che vorrebbe difendere i suoi ideali ma che non ha ancora trovato il coraggio di alzare la voce.
madonna delle grazie 1
madonna delle grazie strettoia ovest
madonna delle grazie sagrato con blocco