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L'onda sismica degli "Abusi Eccellenti" raggiunge Porto Azzurro

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 03 dicembre 2003

L'ordinanza della procura genovese con cui si dispongono gli arresti di quattro dei compari della combriccola degli Abusi Eccellenti,è una autentica miniera di ricontri e sbalorditive rivelazioni. "Nel corso delle indagini - recita il documento - si sono scoperte altre condotte illecite già progettate dal Coppetelli in località Poraso del comune di Porto Azzurro. La società Fingestim, di cui il Coppetelli è amministratore e socio, sta realizzando abusivamente lo sbancamento di un terreno per la realizzazione della strada. Nell'annotazione 19.03.2003 la GdF di Portoferraio riferisce che la Fingestim è titolare di una concessione per la ristrutturazione di un preesistente manufatto con la limitazione della destinazione d'uso a "volumi tecnologici e di servizio", ... in data 3.11.2003, la GdF riferisce che, secondo la normativa urbanistica vigente la zona in cui sono situati i terreni della Fingestim e su cui essa sta operando è qualificata come "Zona Collinare Boschiva E2" costituente area di pregio ambientale e paesaggistico in cui è vietata la costruzione di nuovi edifici: ebbene le norme di attuazione del nuovo piano strutturale del Comune di Porto Azzurro, adottato in data 29/12/2001 ed ancora in corso di approvazione, attribuiscono ex-novo alle proprietà della Fingestim prevalente destinazione residenziale ..... L'aspetto peculiare che va sottolineato è che in tale operazione immobiliare sono di nuovo coinvolti i Prefetti Gallitto e Pesce, ad ulteriore dimostrazione dei saldissimi legami esistenti con il Coppetelli. Nel corso della perquisizione 27.08.2003 è stato sequestrato, nei locali della Prefettura di Livorno a disposizione del Gallitto, un contratto preliminare datata 21.12.2001, redatto quindi una settimana prima dell'adozione del nuovo piano strutturale, avente per oggetto la vendita di una parte dei terreni in località Poraso e di proprietà della Fingestim al Pesce ed al Gallitto. La superficie è di mq 12.000 ed il prezzo, se pur non precisato, viene dato per "già interamente versato dalle parti" circostanza assai curiosa, trattandosi di un mero preliminare". Ed il rovinoso fiume in piena dell'ordinanza travolge gli indagati e rischia di esondare verso gli l'amministrazione longonese. Dopo aver letto che al Gallitto sono stati sequestrati una mappa catastale dei terreni, schizzi progettuali disegni ed appunti aventi per oggetto la realizzazione di una villa ed altro, apprendiamo dai magistrati che: "Non può essere considerata mera coincidenza temporale l'acquisto da parte del Pesce (e del Gallitto n.d.r.) ... di un terreno che la settimana successiva diventerà edificabile, con un aumento considerevole di valore; del resto Gallitto aveva già con se il progetto relativo alla costruzione di una villa". Ricapitoliamo: i Magistrati, nel caso di specie, stanno "puntando" i personaggi già indagati e non riservano un rigo al comportamento dell'Amministrazione di Porto Azzurro, ma ci pare che le coincidenze siano due, la prima è che la Fingestim (Coppetelli) abbia acquisito la proprietà di aree che diventeranno (guarda caso) successivamente edificabili, la seconda è che una settimana prima che l'Amministrazione sancisca ufficialmente il suo mutamento di pensiero urbanistico sull'area Pesce e Gallitto ne acquisiscano parte. Uno scetticismo in materia, comunque, non ce l'hanno solo i giudici genovesi, ma anche i colleghi di Livorno. Proprio nelle ultime ore ci è infatti giunta notizia di indagini sull'operato della amministrazione di Porto Azzurro coordinate dal PM Dott. Giaconi, che vedono impegnato il Nucleo Operativo dei Carabinieri di Livorno. Ma continuiamo a scorrere l'ordinanza-terremoto che fornisce altre "gustose" novità anche per quanto riguarda altre realtà comunali In un passo in cui i Magistrati esemplificano la tecnica "dell'ungimento" praticata dal duo pistoiese dei coindagati imprenditori Giusti e Filippi si legge: "Nella telefonata 20.08.2003 Giusti e Filippi discutono di come realizzare un affare immobiliare a Portoferraio "di 1600 metri" che Filippi giudica "la fine del mondo" e "bello e fatto" dato che Filippi ha le conoscenze giuste all'Ufficio Tecnico del Comune di Portoferraio; Giusti ribatte: "Oh ma lo vedi, la roba l'hanno in mano al 99% i tecnici e i tecnici se son gli uomini di fiducia ..."" Peccato che l'ordinanza non fornisca ulteriori particolari saremmo curiosi di sapere, atteso che il Filippi non millanti, in che consisteva l'affare "fine del mondo" portoferraiese, dove dovevano essere realizzati i 1600 metri, presumibilmente quadri di costruzione o ristrutturazione (tanta roba eh!) e soprattutto il nome del misteriosissimo dirigente dell'ufficio tecnico portoferraiese (uomo di fiducia?) con cui il Filippi sarebbe ammanigliato. Ma nell'ordinanza c'è ancora tanto altro di elbano su cui ragionare e su cui pensare nei prossimi giorni, a partire da un passaggio "marcianese": "Gli indagati Giusti Filippi e Coppetelli, in relazione ai lavori del Cantiere di Procchio, hanno indotto il Sindaco di Marciana ad omettere dolosamente l'ordine di sospensione dei lavori abusivi; sempre costoro come si è detto sono indagati per aver corrotto il GIP di livorno Lamberti affinche emettesse un provvedimento di reiezione dell'istanza del PM di sequestro del cantiere di Procchio.


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