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Da Portoferraio ad Isernia per arrestare il Prefetto Giuseppe Pesce

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 02 dicembre 2003

E’ finito agli arresti domiciliari nella sua casa di Lucca (anzi ci sta finendo perché è ancora in viaggio) Giuseppe Pesce il Prefetto di Isernia (ex Viceprefetto di Livorno e Commissario Prefettizio reggente il Comune di Rio Marina). L’alto funzionario è stato prelevato questa mattina a Isernia da una pattuglia delle Fiamme Gialle della Tenenza dell’Isola d’Elba che ha agito su mandato della Procura della Repubblica di Genova che indaga da mesi sulla complessa vicenda Ecomostro di Procchio – Abusi Eccellenti – Costa dei Barbari, anche se i fatti contestati nel caso di specie, potrebbero derivare da uno dei numerosi rivoli non esattamente beneodoranti che dalla “madre di tutte le inchieste elbane” derivano. Tra le più gravi accuse formulate nei confronti di Pesce (peraltro già indagato insieme al suo ex-dirigente Gallitto oltre che per i fatti elbani, anche per peculato d’uso delle auto blu) c’è quella di corruzione in relazione ad operazione compiute presso la località di Costa dei Barbari. Ma sembra anche che il raid delle Fiamme Gialle che si è sostanziato questa mattina alle ore 8 a Isernia, prevedesse anche una sosta (non sappiamo quanto tecnica) in quel di Grosseto, dove dimora un altro degli indagati nella vicenda degli “abusi eccellenti”, già agli arresti domiciliari e successivamente liberato, quell’Ing. Uberto Coppetelli che con il Prefetto di Isernia aveva gestito diverse “operazioni” elbane.


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