Caro Sergio, ho letto con piacere la citazione che hai di nuovo voluto fare del motto che firma la mia e-mail. Non per me, che l'ho copiato; ma per quell'ignoto anarchico che l'ha scritto a vernice nera sul muro di fronte al Palagio di Parte guelfa a Firenze: "Senza servi padroni non ce n'è". Quando riapristi il tuo giornale elettronico ed io ti scrissi per ringraziartene, cogliesti immediatamente la bellezza di quel motto; e giustamente l'applicasti a te, come io avevo fatto a mia volta. Non c'è copyright, e chi vuole può farlo proprio. Contiene però un impegno, e non da poco, lo sai bene. Mi piacerebbe che fossimo tanti ad adottarlo pubblicamente, sfidando il rischio d'esser contraddetti. Mi piacerebbe che nascesse una specie di club, e che chi si iscrivesse provasse a dare a quelle parole concretezza di scelte e di azioni. Perché, come dici nella tua risposta, la Politica comincia lì. Con affetto
Pietro Gori