Si dice che il Cavaliere Maskarato abbia chiesto ad un istituto statistico quante probabilità aveva la Cassa delle Libertà di spuntare un buon risultato alle prossime amministrative e quello gli abbia riempito una villa sarda di pagine e pagine di elaborati, istogrammi, CD, diapoditive e un bigliettino che rappresentava la sintesi finale dell'immane lavoro di ricerca che era concentrato nella seguente frase: "Se piove di quel che tona hai tante probabilità quante le dita di una mano monca" Da allora il Cavaliere ha incominciato a pensare di allontanare l'amaro calice e infatti si comincia a sentire parlare di amministrative a ottobre 2004 anzichè in primavera. Evvabbè abbiamo pensato, la prossima estate oltre che il caldo, i rubinetti a secco, le puttanate dei giornalisti che non hanno nulla da scrivere, le piattole (leggasi scarafaggi)in calata, i puzzi al grigolo, ci toccherà sopportarci altri sei mesi della giunta agonica del corpo sciolto soppiudilachediquà. Ma poi ci siamo preoccupati sul serio. Mettiamo che a quella fava tonchiata gli schizza in capo di fare una legge delle sue tipo: Articolo Unico: E' severamente vietato tenere elezioni negli anni bisestili e in quelli divisibili per 5? Ve n'immaginate il casino? Panico tra i candidati dichiarati: e ora come si fa a agguanta' fino al 2006, sempre sorridenti, sempre eleganti, senza manda' uno che sia uno a pigliasselo nel culo anche se se lo merita? Panico tra quelli de l'Isola e la Città: Boia deh, du' anni! altri 104 lunedì a sopportassi! Panico al tavolo delle trattative: o chi ce la fa a fa' finta di esse' d'accordo per altri 24 mesi? Panico tra i Carabinieri: e ora cosa gli si sequestra, il bilancio delle pisciate al diurno?