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Nocentini e la Filcams (CGIL) uniti nella lotta sulla Pacaelmo?

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 20 novembre 2003

Pomeriggio e serata di Giovedì 20 Novembre ancora una volta nel segno della Pacaelmo, anzi del Gruppo Nocentini che pare aver sferrato una sorta di "controffensiva" che muove da un comunicato diffuso da una mail dell'azienda. Lo scritto è confezionato in forma di intervista a Tiziano Nocentini e giunge alle redazioni di tutti gli organi d'informazione. Il testo è quello che di seguito riportiamo: "Collegare la vicenda Pacaelmo a quanto successo negli ultimi mesi all'Isola d'Elba è un'esagerazione inopportuna". Questa la dichiarazione di Tiziano Nocentini, presidente dell'omonimo gruppo commerciale a cui fa capo il nuovo insediamento ubicato alle Antiche Saline di Portoferraio, al quale vengono contestate dalla Autorità Giudiziaria alcune irregolarità nella realizzazione della ristrutturazione edilizia che lo costringono da alcuni giorni ad un sequestro cautelativo che ne pregiudica i programmati tempi di apertura. "Ritengo fuori luogo - precisa Nocentini - associare le vicende che ci riguardano alle inchieste in corso da quest'estate sul nostro territorio, facendo d'ogni erba un fascio magari per perseguire scopi politici che a noi imprenditori sono assolutamente estranei." "Chiarito questo, ci sono altri aspetti da evidenziare per non creare ulteriori equivoci. Il capannone in ristrutturazione è destinato ad ospitare, entrambi al piano terra, due esercizi commerciali diversi. Il primo, un discount della catena DICO, appartenente al gruppo commerciale COOP, che soddisferà le richieste più volte espresse dai cittadini nel settore alimentare. Il secondo sarà un negozio della catena EURONICS, concepito non certo per andare a soffocare altri commercianti del settore elettrodomestici, ma per soddisfare le esigenze di coloro che spesso, seguendo la pubblicità di giornali e TV, cercano sistematicamente fuori dall'Isola d'Elba determinati prodotti tecnologici." "Quel che preoccupa del caso Pacaelmo, nonostante l'assoluta fiducia nella conformità dei lavori alle autorizzazioni di cui siamo in possesso, sono le ripercussioni economiche e occupazionali collegate all'impossibilità a causa del sequestro di programmare l'apertura in tempi brevi. I lavoratori coinvolti, vedendo a rischio il loro posto di lavoro, si sono rivolti ai sindacati, ma non sono soltanto loro ad essere in difficoltà. Il costo dell'andamento negativo di questa operazione commerciale si sta già ripercuotendo su tutto il gruppo, che dà lavoro ad oltre 300 persone su tutto il territorio elbano e che così rischia di andare in crisi occupazionale anche in altri settori." "Possiamo solo augurarci - conclude Tiziano Nocentini - una rapida conclusione delle indagini, nel massimo rispetto del lavoro degli inquirenti ma con la certezza nello stesso tempo di non aver commesso alcun abuso". Come era abbondantemente preventivabile fanno capolino nelle dichiarazioni dell'imprenditore gli "scopi politici" ma soprattutto si paventa l'eventualità che il sequestro effettuato, abbia ripercussioni negative sull'occupazione non solo dei dipendenti che dovevano prendere servizio nella struttura Pacaelmo, presso l'Euronics e la Dico, ma anche quelli in servizio presso gli altri esercizi del gruppo, 300 persone, ricorda Nocentini. Una musica già sentita anzi una solfa che hanno frequentemente intonato imprenditori che di fronte a difficoltà di varia natura usano gettare sul piatto della bilancia il timore dei loro dipendenti per il mantenimento del posto di lavoro. La consideriamo una pratica riprovevole, ma non ci turba più di tanto, dal momento che c'è chi fa impresa rifacendosi ad una sua particolare etica, e difende i suoi interessi usando la sua influenza ora per sostenere una compagine amministrativa che pensa più amica, ora, come nel caso di specie, per creare una spinta a proprio favore nella popolazione, vestendo i panni del benefattore dispensatore di lavoro impedito e minacciato dai lacci e lacciuoli del diritto. Quello che invece ci fa letteralmente saltare sulla sedia, con il TG di TeleElba, e l'intervista al medesimo Nocentini, è la lettura di un comunicato della Filcams CGIL (il sindacato di categoria) quasi annunciato dal precedente comunicato, che arriva puntuale come una sassata a fare da contrappunto alle dichiarazioni nocentiniane: eccone il testo: "La Filcams CGIL avendo appreso dalle notizie pubblicate sui giornali la convalida del sequestro disposto da parte dell'Autorità Giudiziaria, del Capannone ex-Pacaelmo, si fa interprete del disagio che si è diffuso tra i lavoratori preoccupati per il loro futuro. I lavoratori sono stati assunti ed avviati a corsi di addestramento professionale per poter lavorare presso il punto vendita Euronics e presso il Discount Dico, che dovrebbero sorgere nell'immobile sequestrato. Dopo anni di lavori precari finalmente è stata loro offerta la possibilità di lavorare in maniera continuativa e sicuramente decorosa per le mansioni che saranno chiamati a svolgere, in un territorio dove l'occupazione è caratterizzata da impieghi quasi esclusivamente stagionali. Questa associazione sindacale a cui i lavoratori hanno dato mandato perché tuteli i loro diritti, manifesta timore che la situazione creatasi potrebbe avere negativi riflessi sull'occupazione, pertanto chiede che il procedimento adottato dall'Autorità Giudiziaria venga esperito nei tempi più brevi possibile. CGIL Il Rappresentante Filcams Franco Franceschini Aspettiamo che il secondo testo ci arrivi, ma non giunge né a noi né al Tirreno, riusciamo ad averlo solo in tarda serata dai colleghi di TeleTirreno Elba. La data del comunicato CGIL è la stessa del comunicato aziendale, il contenuto assonante, il sindacato dice di aver "appreso dai giornali", l'azienda afferma "I lavoratori coinvolti, vedendo a rischio il loro posto di lavoro, si sono rivolti ai sindacati" nel comunicato del sindacato non c'è una virgola sulle (eventuali) responsabilità dell'impresa sulla situazione creatasi. Devono esserci rapporti sindacali davvero idilliaci in quell'azienda! Sindacati e proprietà cinguettano all'unisono senza neppure accordarsi! Scusateci ma qualcosa non ci torna, cercheremo di capire domani il livello di condivisione della CGIL sul contenuto del documento e soprattutto sull' opportunità della contemporanea doppia uscita del comunicato aziendale e di quello firmato dal Sig. Franceschini. Ciò premesso facciamo anche noi voti che la vicenda si concluda nei tempi più brevi (ma necessari) possibili.


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